Torna la Serie A dopo la sosta delle Nazionali, dalle quali si è tratto molto, tra cui la prossima avversaria dell’Italia agli spareggi di marzo. Il Bologna fa visita al Bluenergy Stadium di Udine, squadra in salute e con qualche individualità sopra le righe rispetto alle scorse annate. I felsinei vengono da una vittoria strabiliante al Dall’Ara contro il Napoli campione in carica, ma si presentano qui con tante defezioni per cui gli undici scelti da mister Italiano fino a qualche settimana dapprima erano impronosticabili. Dopo una mezz’ora in cui non succede pressoché nulla, ecco che è il Bologna ad avere una ghiotta chance per portarsi in vantaggio. La conclusione sbilenca di Pobega trova l’opposizione di braccio di Ehizibue, non ravvisata nell’immediato da Sacchi. Dopo un lungi checke, viene comunicata la scelta: è calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Riccardo Orsolini, il quale si fa intuire per la prima volta in carriera un penalty. Il numero sette rossoblù reagisce e si vede perfino annullare la rete del vantaggio qualche minuto più tardi. Squadre a riposo con il punteggio invariato. La ripresa si apre nel migliore dei modi per i ragazzi di Italiano, che in quarto d’ora indirizzano la sfida: Pobega raccoglie l’assist dello stesso Orsolini sbloccando l’incontro prima della pressione portata a Karlstrom con sinistra a battere Okoye più tardi. Il Bologna è in piena gestione, orchestra i tempi e le uscite e più volte si affaccia per il colpo del ko. Colpo del ko che arriva in pieno recupero: tutto nasce da un colpo di tacco di Dallinga a premiare la proposizione di Miranda, Bertola in scivolata allunga a Bernardeschi con Okoye preso in controtempo. Il Bologna è un bene per gli occhi, la squadra di Italiano aggancia momentaneamente il primo posto assieme a Inter e Roma e l’alchimia creatasi è delle più avvincenti.
6,5
Parata con le nocche sulla punizione velenosa di Ekkelenkamp e gestione formidabile in prima costruzione, assumendosi qualche rischio nel dribbling.
6
Va in difficoltà con Atta da quelle bande. Il giallo n’è la testimonianza, ma nella ripresa non sbaglia un colpo. (ZORTEA 6: Entra ed è prelibato nel tunnel ad Atta condito dall’assist al compagno.)
6,5
Postura del corpo corretta facendosi trovare sempre pronto al centro dell’area di rigore a sventare la minaccia. Almeno tre chiusure degne di nota.
6,5
E’ rude, scomodo da affrontare. I duelli sono pani per i suoi denti e Zaniolo da oggi ne sa qualcosa.
6,5
Da sempre l’appoggio a Dominguez, dialogando egregiamente. Dietro compie un tagliafuori da ammirare.
6,5
Geometra del centrocampo del Bologna. Con il pallone tra i piedi trova sempre il tracciante esattamente come successo per Orsolini in occasione del vantaggio.
8
L’uomo copertina, e ci mancherebbe. Si guadagna il rigore, apre le danze e centra il bis portando lui stesso la pressione. Partita da incorniciare.
6
Sbaglia il rigore del possibile vantaggio in un momento in cui l’Udinese premeva, ma non si scompone e reagisce subito con fiammate prima dell’assist al compagno. (BERNARDESCHI 7: Squillo respinto, abnegazione nel ripiegare e sprint a concludere da due passi. )
6
Confusionario in alcuni contesti, ma fondamentale sulla prima pressione. Se Karlstrom è il peggiore gran parte del merito è suo.
6,5
Ha la chance di essere recuperato e risponde presente. Sguscia via, frena e gestisce, non riuscendo a incidere sottoporta.
6
Solito battagliero spalle alla porta, andando in anticipo e piantando i muscoli.
6,5
Non ricalca quanto fatto vedere nel primo tempo, in cui fa brillare gli occhi degli spetattori.
5
Non ha margini di manovra in quanto tappezzato di continuo. Si fa anticipare da Pobega nel raddoppio.
6
Manca qualche cartellino e non vede a primo impatto il rigore poi assegnato, seppur per la complicatezza non si tratti di una svista.



