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lunedì, Settembre 29, 2025
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Gattuso: sono carico a pallettoni

Da Coverciano: Massimo Ciccognani

Il fascino della prima volta sulla panchina azzurra, dopo aver contribuito, da calciatore, a farne la storia. Per Gennaro Gattuso inizia la settimana che porta alla doppia sfida con l’Estonia (il 5 a Bergamo) e l’8 a Debrecen in Ungheria contro Israele. Rino è un concentrato di emozioni, sa che non può sbagliare, per lui e per l’Italia che nei prossimi mesi si gioca il Mondiale.

Eppure, quei tre giorni e mezzo insieme al gruppo, sono davvero pochi per plasmare nei suoi un’idea di gioco, ma il CT non si lamenta. “E’ vero, c’è poco tempo e quindi devo dire poche cose e giuste, l’importante è farsi capire in modo corretto ed essere squadra. Dobbiamo preparare bene le partite, a partire dall’Estonia. Paura di nessuno ma dobbiamo prepararla al meglio”.

 

Scamacca è ai box per un problema al ginocchio, Tonali ha un altro problema, ma sono rimasti. Donnarumma è atteso a Coverciano dopo le visite mediche e la firma con il City. Ma ancora Rino non si lamenta e guarda oltre. “Siamo questi, ma a pensarci bene, non siamo messi male. Sono tornati gli esterni, vogliamo difendere a quattro. Qualche scelta è stata fatta anche in base alla condizione fisica, qualcuno ha fatto qualcosa in meno ma l’ho voluto in gruppo perché penso sia importante. Il regista? Dipende partita dopo partita, ma le convocazioni sono state fatte per mettere in campo la squadra nel modo migliore possibile. Dipende se giochiamo a due a centrocampo o a tre”. 

Estonia, Israele e poi ancora Israele a Udine. Magari con il rischio di problemi di ordine pubblico. “Io sono un uomo di pace e mi fa male al cuore vedere civili e bambini colpiti. Noi però facciamo un mestiere, anche la FIGC sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni e fare una gara perfetta a Udine anche dal punto di vista della sicurezza. Il nostro dovere è fare il nostro lavoro, ma spero si arrivi a una soluzione di pace non solo in Israele. E’ una cosa che colpisce al cuore e fa male”. 

Ha idee chiare in testa, sa che non sarà facile, ma la carica che sprigionano i suoi occhi è un’ottima base di partenza. “Sono carico a molla, nessuna preoccupazione. Metterò i punti se mi spaccherò la testa. Sento tantissimo la responsabilità, ma nessuna paura. Alla fine tireremo le somme. Paura assolutamente no”. 

La voglia di cominciare bene, di incidere nonostante il poco tempo a disposizione. Garibaldi lo disse a Nino Bixio: “Qui si fa l’Italia, o si muore”, e la parafrasi si sposa con il momento del calcio azzurro. C’è da conquistare il Mondiale del prossimo anno. Non c’è tempo da perdere, servono vittorie e sperare che la Norvegia inciampi da qualche parte per evitare la “rogna” dei playoff. Intanto, cominciamo a fare l’Italia. Provaci Rino. Ed in bocca al lupo.

 

Foto: Italia dei Derby 

 

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