Finisce a reti bianchi con molti rimpianti per i viola che vedono allontanarsi, forse definitivamente, la speranza di agganciare il quarto posto. La stagione della Fiorentina rimane sicuramente positiva e soprattutto c’è una Conference League ancora da onorare; tuttavia, nelle occasioni decisive agli uomini di Palladino manca sempre quel guizzo per spiccare definitivamente il volo.
Il Parma, dal canto suo, al quinto pareggio consecutivo, si mette momentaneamente al riparo dalla zona caldissima.
La cronaca della partita è avara di emozioni, soprattutto nel primo tempo: e dire che le premesse sembravano ben diverse, visto che la gara si apre con una “paratissima” di De Gea su un bel colpo di testa di Bernabé in tuffo. Nonostante il prolungato possesso palla dei padroni di casa, sono proprio gli ospiti, più vivaci e pungenti, a farsi preferire.
Nella ripresa, ci si attende un cambio di passo da parte dei gigliati, che in più occasioni hanno fatto vedere i loro mille volti all’interno della partita. I presupposti sembrano esserci, visto che da una bella giocata di Gudmundsson nasce l’azione che mette Kean solo davanti a Suzuki in disperata uscita, ma stavolta il centravanti mette incredibilmente a lato. Poi Suzuki (eletto uomo-partita) è attento su un tiro secco di Dodò, arrivato a conclusione di una bella galoppata dell’esterno destro viola. Gli inserimenti di Beltran, Folorunsho, Richiardson e Adli non determinano l’auspicato cambio di marcia e, nonostante il forcing finale, la gara finisce a reti bianche.
Sufficiente la direzione di gara di Manganiello.
Foto: Giuliano Marchisciano
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