Missione compiuta per la Fiorentina, che ribalta sotto il diluvio del Franchi il risultato negativo di Atene e si qualifica per i quarti di finale, dove incontrerà gli sloveni del NK Celje, che hanno avuto ragione del Lugano ai calci di rigore, al termine di una partita pirotecnica.
Gli uomini di Palladino (che ha schierato De Gea, dopo la prova disastrosa di Terracciano ad Atene) meritano ampiamente il passaggio del turno, in quanto si sono resi protagonisti di un bel primo tempo, chiuso con il doppio vantaggio, per effetto dei goal di Mandragora (bel tiro di sinistro “a rientrare” scoccato dal limite dell’area) e Gudmundsson.
Nella ripresa i padroni di casa perdono a poco a poco lucidità, ma riescono a mettere al sicuro il risultato con il solito Kean. Sembra tutto finito, ma una sciocchezza colossale di Fagioli consente ai greci di presentarsi dal dischetto con Iōannidīs, che accorcia le distanze e rimette in discussione la qualificazione a dieci minuti dalla fine. Gli ultimi minuti (cui si aggiungono i sette di recupero) sembrano non passare mai, ma il Panathinaikos non riesce mai ad avvicinarsi alla porta di De Gea. L’espulsione di Mladenovic prelude al triplice fischio dall’arbitro scozzese Beaton.
I gigliati possono festeggiare e si presentano alla sfida di domenica con la Juventus con il ruolo di favoriti, vista anche la crisi degli uomini di Motta.
Foto: Giuliano Marchisciano