La Fiorentina centra allo scadere il suo primo successo in campionato, battendo in casa una Lazio piuttosto ingenua, che si fa rimontare con due rigori netti, provocati però da interventi ingenui.
Partono forte i padroni di casa, che, dopo 10 minuti, sprecano un’occasione clamorosa con Colpani: il pupillo di Palladino, smarcato splendidamente da Kean, si vede neutralizzare la sua conclusione da Provedel, che devia prodigiosamente sul palo. La Lazio, dopo lo spavento iniziale, comincia a macinare gioco e si procura un paio di occasioni, sventate splendidamente da un ritrovato De Gea (particolarmente abile su un tiro rasoterra angolatissimo di Dia) e,
sul finire del primo tempo, passa meritatamente in vantaggio con un perentorio stacco di testa di Gila, abile a sfruttare una punizione ben calciata da Nuno Tavares. Non succede più nulla ed il primo tempo termina con il vantaggio ospite.
La Fiorentina si ripresenta in campo con l’esordiente Gudmundsson, finalmente disponibile.
L’islandese ci mette due minuti per prendersi la scena: si procura un rigore (ingenuo l’intervento di Guendouzi, al quale viene risparmiata l’ammonizione da Marcenaro) e lo trasforma con freddezza, spiazzando Provedel. L’inerzia della gara cambia decisamente ed è la Fiorentina che cerca di portarsi in vantaggio, anche se la Lazio non disdegna le ripartenze, soprattutto dopo l’ingresso in campo di Pedro. Kean sciupa clamorosamente di testa l’occasione del 2-1, servito con un perfetto cross dalla destra da Dodo (70′). La Lazio, a sua volta, potrebbe passare con Guendouzi, il cui colpo di testa (su angolo di Zaccagni) si stampa
sul palo, ma si vede beffare allo scadere, complice un intervento scriteriato di Nuno Tavares che, interviene con un pestone su Dodo, mentre quest’ultimo cerca di crossare dalla linea di fondo. Inevitabile il rigore (dopo consulto di Marcenaro al VAR), ancora una volta trasformato da Gudmunsson, nonostante l’infantile comportamento di Kean, il quale, prima cerca di “rubare” il rigore al compagno (rischiando di deconcentrarlo) e poi è molto “freddo” nell’esultanza. Nell’immediato post partita, comunque, i due si presentano insieme alla flash-interview, dunque, tutto risolto.
Foto Giuliano Marchisciano