A questo punto non si può più parlare di sorpresa. Nonostante la mazzata di Bove (a rischio la sua carriera) e la recente eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Empoli, i viola si rialzano e battono senza patemi il Cagliari.
Palladino decide di far tirare il fiato a Gudmundsson, Kean e Colpani e schiera nell’undici iniziale Beltran, Koaumé e Ikoné; tra i pali rientra De Gea, dopo la parentesi Terracciano (portiere di Coppa).
Il Cagliari crea un paio di buone situazioni, ma sono i viola a passare a metà del primo tempo con un bellissimo tiro da fuori area di Cataldi (con dedica allo sfortunato Bove), Il primo tempo non offre altre emozioni e il punteggio non cambia.
Nella ripresa il Cagliari si fa più intraprendente e le mosse di Nicola danno linfa alla manovra dei rossoblù. La Fiorentina, nonostante l’ingresso di Kean, Gudmundsson e Colpani, difficilmente riesce a ripartire. Il termometro della difficoltà dei padroni di casa è testimoniato dai tre cartellini gialli estratti da Piccinini nei confronti del reparto difensivo viola (Dodò, Gosens e Comuzzo) e dalle numerose punizioni concesse agli ospiti. Il pubblico del Franchi comprende il momento ed alza i decibel del tifo. Nel Cagliari entra l’amuleto Pavoletti (abilissimo nel gioco aereo e in acrobazia), ma la difesa dei padroni di casa tiene bene, seppur con qualche difficoltà e De Gea (molto sicuro) non deve effettuare interventi particolarmente complicati.
La Fiorentina vince così l’ottava gara di fila (non succedeva da oltre sessant’anni). Buono l’arbitraggio di Piccinini.
Foto: Giuliano Marchisciano
