Il Bologna, fresco vincitore della Coppa Italia, affonda a Firenze e vede definitivamente sfumare i sogni di tornare in Champions League.
Non si può imputare nulla ai rossoblù, i quali si sono resi protagonisti di una stagione davvero eccellente, ma hanno gettato al vento numerose partite che avrebbero potuto (e dovuto) vincere.
Anche stasera gli uomini di Italiano lottano con coraggio, riuscendo per due volte a raggiungere i viola, ma vengono puniti nel finale in contropiede da Kean, che prima tira addosso a Skorupski, ma poi è lesto a ribattere in rete a porta vuota.
Nel primo tempo, meglio i viola, più organizzati e propositivi, mentre il Bologna sembra ancora immerso nei festeggiamenti dopo la storica vittoria sul Milan, che ha riportato un trofeo sotto le due torri dopo cinquant’anni.
L’equilibrio è stato spezzato quasi subito da una bellissima, anche se inconsueta, azione individuale di Parisi, il quale si rende protagonista di una percussione centrale e scarica un tiro (deviato da Lucumi) alle spalle di Skorupski.
Il primo tempo non dice molto altro.
La gara si accende nella ripresa e, come spesso è accaduto in questa stagione, è Orsolini a determinare la svolta: da un suo perfetto cross nasce il pareggio dell’olandese Dallinga.
Gli uomini di Palladino non ci stanno e si riportano in vantaggio con Richardson, lesto a riprendere una difettosa respinta dell’estremo difensore ospite dopo un’altra iniziativa personale di Parisi.
Il Bologna, indomito, acciuffa nuovamente i gigliati al culmine di un’azione ubriacante di Ndoye, che mette Orsolini nelle condizioni di insaccare dall’area piccola.
A questo punto il Bologna con le ultime energie prova a vincere la partita e a mantenere viva la flebile speranza di arrivare al quarto posto, ma, come anticipato, Kean mette la parola fine alla stagione del Bologna, che finisce la gara in dieci uomini a causa dell’espulsione di Miranda.
Buono l’arbitraggio di Zufferli.
Foto: Giuliano Marchisciano
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