Cosa ha insegnato Empoli-Milan? Quali sono le dinamiche tecniche che occorre valorizzare dall’analisi di una partita che può costituire, per Coinceiçao in chiave rossonera e per D’Aversa in ottica Empoli e salvezza, uno spartiacque imprescindibile.
Valutiamo il tutto con la mente serena del giorno dopo. Stendendo un velo pietoso sull’operato di Pairetto, al quale diamo un 3 in pagella, notiamo un Milan timoroso e debole nel primo tempo ed un Empoli propositivo e concreto.
Poi, Coinceçao cambia schema tattico e propone un 4-2-4 spettacolo, che mantiene anche in inferiorità numerica e che lo conduce a vincere la partita con i gol di Leao e del Bebote Gimenez, il centravanti mandato da Dio, al Quale, come Kaka, si ispira e ne è “figlio”.
Grande scoperta di mercato. Con Joao Felix. Non sappiamo se il Milan potrà adottare questo modulo sempre, ma certamente è un bel passo tecnico-tattico che ricorda il 424 di leonardiana memoria del 2010. Vedremo. L’Empoli da parte sua riceve un monito importante dall’incontro: non potrà giocare solo un tempo, essendo la squadra che nei secondi tempi ha subito ribaltoni a ripetizione.
Foto Giuliano Marchisciano



