E’ sempre più la Roma di Gasperini, compatta, determinata nella zona nevralgica del campo dove i muscoli di Konè e Cristante fanno la differenza. Batte 2-0 il Verona e la nota che balza agli occhi è che stavolta a decidere la sfida dell’Olimpico, siano stati gli attaccanti, Dovbyk e Soulé, un gol per tempo per archiviare la pratica Verona e volare sempre più in alto, visto che al calcio d’inizio di Milan-Napoli, i giallorossi sono in testa alla classifica accanto agli Azzurri Campioni d’Italia. Una sola battuta a vuoto, quella sciagurata contro il Torino (ma lì la Roma ha pagato i carichi di lavoro), mentre per il resto ha portato a casa quattri vittorie in campionato ed una all’esordio in Europa League a Nizza. E’ una Roma che cresce nella qualità dei suoi uomini. La conferma di Pellegrini, in attesa del pieno recupero di Dybala e Bailey, garantisce fosforo in prima linea al tecnico di Grugliasco che sta facendo un lavoro egregio prima ancora nella testa e poi nelle gambe dei suoi uomini. E la Roma va, senza illusione, come è giusto che sia, ma intanto lassù, torna a splendere i giallorosso. La crescita passa anche attraverso il recupero di Dovbyk, al quale Gasperini ha dato fiducia, e come Pellegrini nel derby, lo ha ripagato con un gol che vale tantissimo, soprattutto nella testa di un ragazzo, anch’egli sul punto di lasciare la Roma nel mercato estivo, ma adesso pronto a riprendersi la Roma. Il cammino è lungo, la strada irta di difficoltà, ma la mano del Gasp, può solo far crescere la Roma, soprattutto nelle ambizioni. Verona a testa alta.
7
Due volte chiamato in causa, salva la propria porta dimostrando grande affidabilità.
6,5
Soffre le propulsioni offensive degli scaligeri che da quella parte rischiano di far male. Se la cava con esperienza.
6
Un solo errore quando si perde Orban, ma lo salvo Svilar. Per il resto la solita gara di sostanza.
6
Qualche piccola sbavatura, ma la solita sicurezza. (Ziolkowski 6: L’unico errore lo commette quando si perde Orban in occasione del gol annullato al Verona.)
6
Ordinato in fase di marcatura, spinge il minimo indispensabile. (Tsimikas 6: Spinge di più di Angeliño, ma non incide come Gasperini vorrebbe.)
6,5
Perde una palla velenosa sulla traversa di Orban, poi prende in mano le chiavi del centrocampo.
6,5
Gran primo tempo dove concede nulla. Cala alla distanza, ma all’Olimpico faceva davvero tanto caldo.
5,5
Spinge poco e a Gasp l’atteggiamento non piace. (Hermoso 6: Entra e porta a casa il compitino.)
6,5
Non il solito apporto, manca qualche guizzo, ma il gol gli vale il mezzo punto in più. (El Shaarawy 6: Sfiora il terzo gol e dimostra che la sua duttilità può tornare utile in corso d’opera.)
6.5
Condizione fisica ancora non ottimale, ma ce la mette tutta e sbaglia praticamente nulla.
7
Il gol è la più bella notizia per il mondo Roma. Gli mancava tanto e quell’urlo liberatorio sotto la Sud potrebbe aver restituito a Gasperini l’attaccante che gli mancava. (Ferguson 6: Pellegrini gli regala una palla d’oro, ma la sciupa.)
6,5
Sfrutta la corsia di destra e mette in difficoltà l’intero pacchetto arretrato giallorosso.
5,5
Per intraprendenza meriterebbe di più, ma i troppi errori in fase di conclusione gli fanno perdere un punto: clamorosa l’errore sotto misura che si infrange sulla parte superiore della traversa.
6
Una direzione senza grossi problemi. Attento e sicuro.