Dopo la sbornia emozionale che la nostra Italia ci ha elargito nel trascorso weekend e che probabilmente ci consegna all’ennesimo spareggio (traumatizzanti i precedenti) per riconquistare l’America (non me ne voglia Colombo o chi per lui), eccoci nuovamente catapultati sul nostro campionato.
E certamente il lancio della catapulta ha centrato l’obiettivo facendoci atterrare su quello che da sempre viene etichettato come derby d’Italia, manifesto del nostro calcio, ovvero Juventus-Inter.
Cominciamo con il dire che mai, in casa bianconera, la partita si è giocata così presto come giornata di calendario. Il precedente più vicino è datato 2 ottobre 1994 come quinta giornata e si concluse con un salomonico 0 a 0. Andare in casa Juve è sempre stato l’incubo di tutto il mondo nerazzurro. Pensate che nei 93 precedenti soltanto 12 volte i nerazzurri sono riusciti ad espugnare Torino ed altre 17 volte ad uscirne indenni. Se fate due conti capirete come i bianconeri l’abbiano fatta da padroni per ben 64 volte. L’1 a 0 è il risultato più frequente con ben 21 occorrenze, mentre se volete rischiare qualche euro consiglierei il risultato di 1 a 2 che è quello con il maggior ritardo: addirittura manca dal 19 marzo del 1930 ed è poi l’unica volta che si sia verificato. Per quanto riguarda le notizie dai rispettivi spogliatoi qualche problemino in pù per la Juve che dovrà fare a meno di Coinceicao e Cambiaso oltre al nuovo arrivato Zhengrova. In casa nerazzura i dubbi riguardano solo il terzo di centrocampo tra Mikhitarian (favorito) e Sucic.
Passiamo ad un’altra classica: Milan-Bologna. Anche qui una netta prevalenza della squadra ospitante con 45 vittorie, 19 pareggi e 13 sconfitte. Anche qui l’1 a 0 la fa da padrone con 9 eventi, mentre un ritardo da poter seguire è il 3 a 2 che manca dal 4 aprile del 1943. Ancora assente Leao il cui problema non si è ancora risolto, mentre dovrebbe fare il suo esordio in rossonero Rabiot. In casa Bologna potrebbe rivedersi Bernardeschi
Fiorentina-Napoli appartiene anch’essa all’élite del nostro calcio e la supremazia casalinga, seppur presente, è meno rimarcata delle partite precedenti: in 75 incontri 36 vittorie viola contro 19 azzurre con 20 pareggi. 0 a 0, 1 a 1 e 2 a 1 sono i risultati più frequenti con 9 occorrenze ciascuno. Se siete a caccia di una dritta statistica andate sul dispari. Mentre per un azzardo la caccia al ritardo: il 2 a 0 manca comunque dal 21 gennaio 1951. Azzurri che purtroppo devono rinunciare anche a Rrahmani out e ottime possibilità di vedere in porta Milinkovic-Savic. Tra i viola unica defezione al momento quella di Gudmundsson.
Roma-Torino continua la saga dei classici del nostro calcio e netto è il divario a favore dei giallorossi con 52 vittorie contro le 14 granata in 80 incontri. Perfetta parità tra il gol e il no-gol: 40 ciascuno. La caccia al ritardo ci propone un dato clamoroso: lo 0 a 0 ritarda da oltre 50 anni e precisamente dal 10 febbraio del 1974. Fate voi. Venendo alle cose di campo non si segnalano problemi dalle due infermerie se non quelle cronicizzate.
Per tutto il resto: il Lecce è riuscito ad espugnare Bergamo 2 volte su 15. In Cagliari-Parma l’under 2.5 si fa preferire all’over. Nessun successo del Genoa nei 4 precedenti a Como. Stessa identica situazione per la Cremonese a Verona. La Lazio spesso pirata in casa Sassuolo con 6 vittorie in undici incontri. Per finire solo pareggi, per l’esattezza 3, a Pisa tra i toscani e l’Udinese e, siccome il non c’è due senza tre è già andato, sbizzarritevi per il nerazzurro o il bianconero. In questa giornata di derby d’Italia, questi colori vi ricordano qualcosa, vero?