Non succede ma se succede, non è successo. Inter che si lecca le ferite pensando alle occasioni sfuggitegli durante il campionato non ultima quella contro la Lazio. Non vale dire che fossero la squadra più forte, complimenti che fanno ancora più male. Vero Marotta? Rimboccarsi le maniche ed aprire il portafoglio per costruire una squadra e risolvere alcuni problemi di organico rimasti da tempo irrisolti. Oak Tree dal nome centenario che lo ascolti!
Partita da dentro o fuori per la Beneamata, in verità più da fuori visto il pareggio casalingo contro la Lazio e l’occasione persa di affrontare l’ultima giornata con un punto di vantaggio anziché di svantaggio rispetto al Napoli. Turnover stile Torino in previsione Monaco da parte di Inzaghi che probabilmente terrà i cosiddetti titolari pronti a subentrare nel caso di buone notizie dal Maradona.
Como che vuole confermare le sei vittorie negli ultimi sette incontri per finire in bellezza la propria stagione con la certezza di avere il proprio allenatore ancora sulla panchina lariana per la prossima stagione.
Primo tempo di marca nerazzurra, avanti di un gol e di un uomo. Inter che sbaglia all’inizio una buona occasione con Darmian, Perrone salva sulla linea. Buon possesso palla con Zalewski certamente il migliore dei suoi.
De Vrij sigla il vantaggio nerazzurro con una bella schiacciata di testa su calcio d’angolo di Calhanoglu. Como che tenta un paio di volte di impensierire la difesa ospite ma sono ancora i nerazzurri a sbagliare il raddoppio con Taremi che si fa respingere il proprio tiro da Reina in uscita. Arriva poi l’espulsione del portiere spagnolo reo di aver centrato seppure lievemente il piede dell’iraniano in disperata uscita. il Var richiama l’arbitro che espelle l’estremo difensore lariano. Como in dieci mentre il Napoli va in vantaggio con Mc Tominay e rimane primo in classifica.
Il secondo tempo inizia con il raddoppio di Correa che arriva in contemporanea con quello di Lukaku al Maradona. Qui finisce la partita ed il campionato per l’Inter che bene farebbe a pensare alle occasioni sprecate soprattutto a Parma e l’ultima con la Lazio. I miracoli li fa solo San Gennaro e stasera non c’è stato bisogno che il suo sangue si liquefasse.
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