L’uscita della cinquina sulle ruote di Milano (2), Torino, Roma e Firenze, ha reso ricco il calcio italiano rivalutando principalmente il valore del nostro campionato. Così questo si ripropone con una nuova veste luccicante per cominciare il cammino verso i verdetti finali. E a proposito di verdetti, ad inizio settimana il Collegio di Garanzia presso il Coni aveva restituito alla Juventus i 15 punti di penalizzazione, rimandando il tutto ad una nuova revisione delle eventuali pene afflittive.
L’uscita della cinquina sulle ruote di Milano (2), Torino, Roma e Firenze, ha reso ricco il calcio italiano rivalutando principalmente il valore del nostro campionato. Così questo si ripropone con una nuova veste luccicante per cominciare il cammino verso i verdetti finali. E a proposito di verdetti, ad inizio settimana il Collegio di Garanzia presso il Coni aveva restituito alla Juventus i 15 punti di penalizzazione, rimandando il tutto ad una nuova revisione delle eventuali pene afflittive.
E visto che stiamo parlando dei bianconeri cominciamo il nostro commento proprio dalla partita clou di questa trentunesima giornata, Juventus appunto contro Napoli. Nonostante entrambe le squadre si presentassero abbastanza incomplete, i bianconeri per preservare alcuni titolari in vista del ritorno di coppa Italia contro l’Inter, mentre gli azzurri alle prese con i troppi infortuni. Alla fine ha vinto il Napoli, che così vede lo scudetto distante un solo turno di campionato, potrebbe vincerlo già sabato prossimo. Ma non è stata una vittoria semplice da ottenere e come sempre accade quando in campo c’è la Juve, le polemiche arbitrali si contano in abbondanza. La partita ha raccontato di un Napoli che ha imposto il proprio gioco ma che la Juventus, quando ha potuto, specie nel finale di gara, è stata capace di ribattere con pericolosità. Tra i partenopei parecchi errori di misura del duo Osimhen-Kvara e c’è voluto il ritorno al gol del redivivo Raspadori per piegare la Juve nei minuti di recupero, dopo che i bianconeri si erano visti annullare una rete di Di Maria qualche minuto prima per un fallo a centrocampo. Da notare che nel primo tempo i partenopei avevano protestato per la mancata espulsione di Gatti. Alla fine polemiche a iosa ma Napoli oramai ad un passo dal terzo scudetto della sua storia e Juventus alla terza sconfitta consecutiva.
Affrontiamo adesso il capitolo riguardante le due squadre di Milano che tra dieci giorni daranno il via al doppio confronto di semifinale di champions. Iniziava l’Inter con molte seconde linee in campo, che dopo un primo tempo da film dell’orrore, in linea con tante partite di campionato, sfoderava una ripresa da notti champions riproponendo un Lukaku super autore di una doppietta delle sue e Lautaro pronto a rispolverare la potenza della LuLa proprio nel momento propizio e cioè alla vigilia di fondamentali appuntamenti di coppe. In sintesi 3 a 0 inflitto ad un Empoli apparso mai veramente pericoloso.
Ma se l’Inter poteva mostrare gli acuti di Lukaku, il Milan rispondeva da par suo con il fenomeno Leao autore di una doppietta anch’esso, che metteva al tappeto un volenteroso Lecce, apparso più battagliero dell’Empoli e capace di colpire nel primo tempo un palo clamoroso sul risultato ancora di parità. Anche qui non sono mancate le polemiche per un rigore prima concesso al Milan e poi annullato dal Var. Alla fine però vittoria legittima e per entrambe le milanesi prossimo turno delicato con l’incrocio con le due romane, Inter-Lazio e Roma -Milan.
Nell’anticipo del venerdì fondamentale successo del Verona nei confronti del Bologna e che vedono la salvezza ad un tiro di schioppo. Dobbiamo dire per dovere d cronaca che il Bologna si è battuto sino all’ultimo ma il doppio svantaggio non gli ha permesso di completare l’opera del recupero. Adesso gli scaligeri distano un sol punto dalla zona franca occupata attualmente dallo Spezia.
Questi ultimi non sono riusciti a portar via l’intera posta nel derby ligure contro la Sampdoria oramai rassegnata al precipizio della B. Questo pareggio, anche se conquistato in trasferta, potrebbe assumere i prodromi di una tragedia da consumarsi a fine campionato.
Sorprendente la sconfitta della Lazio sul proprio terreno contro un Torino apparso per certi versi quasi dominante. Dopo la sequela di risultati utili (7 vittorie e un pari), i bianco celesti sono apparsi scarichi e forse un tantino appagati. Questa volta il derby tra i fratelli Milinkovic-Savic lo porta a casa il portierone granata. La Lazio comunque, grazie alla concomitante sconfitta della Juventus, resta salda in seconda posizione.
Senza possibilità di smentita il netto successo della Salernitana che con un netto 3 a 0 ha fatto fuori un Sassuolo irriconoscibile. Questo successo permette ai campani di allontanarsi, forse definitivamente, dalla zona calda della bassa classifica. Per gli emiliani si spera sia stato solo un incidente di percorso.
Davvero bella la gara di domenica pomeriggio tra Monza e Fiorentina con i viola in doppio vantaggio nella primissima parte, ma poi raggiunti e superati da un Monza che non finisce mai di stupire. Dicevamo gara vibrante e risultato sempre in bilico e con i viola che tornano a perdere dopo otto turni di imbattibilità. I brianzolo dal canto loro adesso puntano decisi alla parte sinistra della classifica.
Senza storia la vittoria dell’Udinese che così spegne le ultime flebili speranze di salvezza della Cremonese. Il risultato finale di 3 a 0 non permette nessuna obiezione.
Chiusura di giornata con l’altra gara di cartello Atalanta-Roma che tanto può dire per la lotta alla qualificazione champions. La Roma, che reduce da tre successi consecutivi, cerca i punti per avvicinarsi alla piazza d’onore occupata dai cugini della Lazio, dal canto suo per l’Atalanta sembra essere l’ultima opportunità per agganciare il treno delle damigelle del Napoli oramai campione.
Alla fine è proprio questa eventualità che si realizza con i nerazzurri che con un perentorio 3-1 fanno fuori gli uomini di Mourinho, rientrando in gruppo e costringendo la Roma a retrocedere al quinto posto scavalcata dal Milan, suo prossimo avversario, per via del maggior numero di reti segnate a parità di differenza reti. Una cosa è certa, questo ultimo scorcio di calcio nazionale e internazionale ci terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo istante, incollati alle scomode poltroncine dei nostri stadi o distesi sui comodissimi divani di casa nostra il risultato non cambia.
Alla prossima