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Commento 27^ giornata Serie A 2022/2023

Dopo la tre giorni europea che ha visto il calcio di casa nostra riproporsi ai massimi livelli con un perentorio 6 su 7, solo la Lazio ha fallito, e che dopo il benevolo sorteggio potrebbe portarci ancora avanti, ecco tuffarci nuovamente nelle cose di casa nostra.

Dopo la tre giorni europea che ha visto il calcio di casa nostra riproporsi ai massimi livelli con un perentorio 6 su 7, solo la Lazio ha fallito, e che dopo il benevolo sorteggio potrebbe portarci ancora avanti, ecco tuffarci nuovamente nelle cose di casa nostra.


La ventisettesima giornata, causa pausa per la nazionale, apriva i battenti di venerdƬ con Sassuolo- Spezia e Atalanta-Empoli. Iniziavano i neroverdi emiliani a prendersi la scena battendo, seppur di misura, lo Spezia. Vittoria meritata per tutto il volume di gioco proposto ma c’è voluto un calcio di rigore a metĆ  secondo tempo inoltrato per far fuori i liguri, ma, tolto il possesso palla a favore dello Spezia, tutte le migliori occasioni, due legni compresi, sorridevano proprio ai neroverdi. Lo Spezia ĆØ destinato a vivere sempre con lo sguardo alle pochissime squadre dietro per evitare il baratro della B.

Immediatamente dopo, ecco l’Atalanta ltornare al successo casalingo dopo due mesi e lo fa in maniera perentoria più di quanto dica il risultato stesso. Alla fine, per dare l’esatta misura del dominio nerazzurro, si contano 27 tiri verso lo specchio e ben 55 cross, numeri record per i bergamaschi che si ripropongono per la lotta al posto champions. L’Empoli dal canto suo dovrĆ  velocemente riprendere a far punti perchĆ© il vivere nell’oblio del fieno in cascina può risultare estremamente pericoloso.

Ed eccoci alle partite del sabato con il derby lombardo Monza-Cremonese a fare da apripista. Alla fine ne veniva fuori un pari che essenzialmente non accontenta nessuna delle due squadre. A doversi rammaricare di più ĆØ certamente la Cremonese, tra l’altro era riuscita a passare in vantaggio, perchĆ© era quella con maggior esigenza di portare via l’intera posta. Il Monza invece può vantare dalla sua la superiore mole di gioco e il numero di occasioni prodotte in tutto l’arco della partita specie nella prima parte.

Partita molto ā€œgiocataā€ quella tra Salernitana e Bologna con alla fine un pareggio che può starci per via della produzione di gioco di entrambe, anche se forse i campani qualcosina in più, oltre al fatto di essere andati in vantaggio per ben due volte. Al contrario i rossoblu hanno avuto dalla loro la forza del doppio recupero e il rammarico per un possibile rigore non visto nel primo tempo da Pairetto e dal VAR.

Il sabato calcistico aveva il suo culmine nell’incontro più atteso ovvero quello tra Udinese-Milan, pronosticato come probabile rilancio per i rossoneri che, bene in coppa, avevano subƬto una brusca frenata in campionato contro Fiorentina e Salernitana. Ed invece erano proprio i friulani ha farla da padrone, schiacciando letteralmente il Milan nel risultato, tre a uno, ma principalmente nel gioco. Il Milan apparso irriconoscibile rispetto a quello autoritario visto in Europa contro il Tottenham (squadra questa in piena crisi e con un Conte sul piede di guerra). Difesa imbarazzante, compreso Maignan certamente non esente da colpe su almeno due delle tre reti bianconere, anche il trio formato da Kalulu, Thiaw e Tomori ha commesso errori imperdonabili. Non meno imbarazzanti le prove degli altri due reparti dove Bennacer appariva il lontano parente di quello visto lo scorso anno, cosƬ da mettere in sofferenza la linea difensiva e senza dare il giusto apporto al reparto avanzato. Qui Leao ha confermato il suo momento estremamente negativo risultando abbastanza evanescente mentre il rientrante Ibrahimovic mettendo sul piatto i suoi 41 anni, 5 mesi e 15 giorni si ĆØ accaparrato il record assoluto di marcatore più anziano del nostro campionato, anche se ha dovuto ribattere il rigore, fallito al primo tentativo. Alla fine dei conti forse le assenze di Hernandez e Giroud hanno pesato oltre misura ma se il Milan, campione d’Italia in carica, vorrĆ  centrare l’obiettivo della qualificazione champions dovrĆ  assolutamente cambiare registro perchĆ© giocando cosƬ non si va da nessuna parte. Per l’Udinese un successo casalingo che mancava addirittura dal 18 settembre dello scorso anno con l’altra milanese Inter, ironia della sorte, vittima sacrificale.

Il match del pranzo domenicale, fondamentale per la zona retrocessione, tra Sampdoria e Verona, faceva registrare la prima vittoria casalinga del campionato per i doriani. Quanto questo successo per 3 a 1 possa essere importante per la Samp non possiamo stabilirlo, anche perchĆ© i punti di distacco dalla zona franca occupata dallo Spezia sono nove e sono tanti, ma questa boccata d’ossigeno per i blucerchiati ci voleva davvero. Al contrario pesanti, in senso negativo, possono essere quelli non guadagnati dal Verona. Il distacco dallo Spezia resta immutato ma adesso la stessa Sampdoria dista solo quattro punti sotto.

Torino-Napoli 0 a 4 e potrei fermarmi qui per non essere ripetitivo nel giudicare lo strepitoso rendimento degli azzurri in questo campionato. Allora mi permetto solo di segnalare la splendida doppietta di Osimhen, oramai attaccante di assoluto livello mondiale, che insieme a Haaland e MbappĆØ formerebbe il vero trio delle meraviglie. Gloria anche per tutti gli altri calciatori a cominciare dall’alter ego di Osimhen, quel Kvaratskhelia che con le sue magie balistiche sta ammaliando le platee di tutto il mondo. Per quanto riguarda il Torino una sconfitta casalinga cosƬ pesante sarebbe davvero difficile da digerire se non fosse stato il Napoli ad infliggergliela. L’aver fallito qualche ottima occasione a metĆ  del primo tempo sul risultato ancora in bilico, resta l’unico vero rammarico granata.

Quarta vittoria consecutiva per la Fiorentina che con il minimo scarto ha fatto fuori il Lecce. Per l’ennesima volta i viola vincono, ma rischiano di non farlo per l’elevata imprecisione ai diciotto metri del suo reparto avanzato. Comunque la scalata verso zone di classifica più consone al blasone viola continua senza sosta, e la prova del nove la si avrĆ  alla ripresa del campionato, quando andranno a fare visita all’Inter che potrebbe essere distratta dal pensiero dei quarti di champions. Il Lecce invece continua a vivacchiare di rendita, ma bisogna fare attenzione perchĆ© le rendite in questo periodo di crisi economica-finanziaria non sono più chissĆ  quale sicurezza.

Derby romano giocato con i nervi a fior di pelle da entrambe le squadre specie dopo l’espulsione di Ibanez avvenuta al 32’ del primo tempo. Da li in poi la superioritĆ  della Lazio si ĆØ manifestata interamente, anche se i giallorossi hanno messo tutto in campo. Nel secondo tempo un bel gol di Zaccagni, il migliore in campo, portava avanti i biancocelesti ma appena un minuto dopo la Roma riusciva a pareggiare su una autorete. Tutto inutile perchĆ© la rete era viziata da un fuorigioco di Smalling. Cosi sino alla fine con la lazio che, grazie a questo 1 a 0, si portava al secondo posto in attesa di Inter-Juventus e la Roma che non riusciva nell’intento di agganciare o addirittura sopravanzare il Milan. La lotta champions ĆØ oramai diventato il vero e unico motivo d’interesse di questo campionato letteralmente ucciso dal Napoli.

A fine giornata il derby d’Italia, partita da sempre al centro dell’emisfero calcistico nazionale. Ha vinto la Juventus come spesso gli capita contro l’Inter. Diciamolo subito, la vittoria bianconera ĆØ assolutamente meritata o meglio ancora lo ĆØ la sconfitta dell’Inter, ma propiziata da una rete dalla regolaritĆ  molto, ma molto dubbia (doppio fallo di mano e fallo su Lautaro a centrocampo). Chiusa questa doverosa parentesi, la squadra di Allegri ha fatto ciò che ha voluto. Difesa impenetrabile, centrocampo sempre in anticipo quando l’Inter cercava l’accelerazione, in avanti, anche se ancora in ritardo Vlahovic, i bianconeri sono apparsi sempre pericolosi ogni quando affondavano le ripartenze. Dall’Inter il nulla più assoluto. Una scialuppa la offro a Barella, un salvagente a Lukaku, Onana, Acerbi e Calhanoglu, poi tutti colpiti e affondati. Forse tutte le risorse fisiche e mentali sono andate via nella partita con il Porto. L’unica giustificazione che i nerazzurri possono tirare fuori ĆØ la rete vincente dei bianconeri che si porta dietro forti dubbi sulla sua regolaritĆ . Ma l’analisi in casa interista deve andare oltre alle recriminazioni. E intanto la Juventus si porta a sette punti dalla zona champions e se tornano i famosi quindici ci va da seconda. Bravo Allegri.

Alla prossima

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