Occorrono i rigori, tanti rigori, per permettere al Napoli di superare un Cagliari che ha giocato da big. I partenopei tornano ai quarti di finale di Coppa Italia dopo diversi anni di assenza e affronteranno la vincente di Fiorentina-Como, che si giocherà a gennaio.
Ci sono due Napoli in campo: quello del primo tempo e quello dal 65° in poi, quando Conte si accorge che, con le riserve, il super Cagliari di Pisacane non lo si riesce a superare: nessuno dei due Napoli brilla particolarmente, anzi a tratti le “seconde linee” giocano meglio dei titolari.
Nel primo tempo, dopo una mezz’oretta di studio reciproco, il Napoli passa in vantaggio con i due più attesi della vigilia: cross di Vergara (tra i migliori dei partenopei) che serve un assist al bacio per Lucca, che segna la sua seconda rete in maglia azzurra, tornando a respirare dopo settimane di voci non troppo positive sul suo rendimento. Lucca prende fiducia e continua a impensierire la porta di Caprile prima della fine del primo tempo.
Nel secondo a dar fastidio a Caprile ci pensa Mazzocchi, prima che Pisacane sfodera la carta Esposito. Da quel momento in poi solo Cagliari in campo: Prati ed Esposito fanno paura, Conte inserisce McTominay che “regala” involontariamente il gol allo stesso Esposito. McTominay proverà a farsi perdonare ma Caprile vola e gli nega il gol del 2-1, portando i sardi ai rigori.
Rigori infiniti: ne servono 10 a testa per riuscire a avere una vincitrice, il Napoli. Decisivo l’errore di Luvumbo, a cui si aggiunge quello di Felici tra le fila del Cagliari e quello di Neres per il Napoli. Da segnalare una fucilata di Milinkovic-Savic, rigorista per una notte.
Segnali misti per Conte prima della supersfida con la Juventus, con Conte che avrà diversi grattacapi che lo tartasseranno prima dello scontro di domenica.



