Come una tappa mitica sullo Stelvio del Giro d’Italia, la ventunesima giornata di campionato ha fatto la sua selezione naturale, con Napoli e Inter a vestire i panni di Coppi e Bartali, staccandosi dal resto del gruppo per poi potersi giocare il tutto per tutto, magari all’ultima tappa.
Tra Napoli e Inter non ci sarà nessuna famosa “borraccia” (quella comparve in una tappa del Tour de France); anzi, siamo certi che nulla verrà lasciato ai cantori del romanticismo sportivo: la lotta sarà all’ultimo sangue.
Il Napoli ha confermato il suo primato vincendo in casa dell’Atalanta, definita il “terzo incomodo”, un po’ come il Fiorenzo Magni della situazione. Una vittoria sudata ma di importanza capitale, siglata con il 3-2 finale grazie a un colpo di testa di Romelu Lukaku. Ora i punti di distacco degli orobici dalla vetta sono ben sette e, oltretutto, la squadra bergamasca non sembra più quella ammirata qualche settimana fa. Al contrario, i partenopei non sbagliano un colpo e sembrano aver assorbito senza conseguenze la perdita di Kvaratskhelia.
Passiamo all’Inter (ma alla fine, chi è Coppi e chi Bartali?). Successo in surplace contro l’Empoli, maturato tutto nella ripresa, con una piccola sofferenza solo nel finale, prima del 3-1 definitivo di Thuram. L’unica nota stonata per i nerazzurri è stata la rete subita dall’ex Seba Esposito, nell’unico tiro nello specchio dei toscani. Potenzialmente, l’Inter potrebbe appaiare il Napoli in testa alla classifica, dato che deve ancora recuperare la partita di Firenze, ma certamente non sarà una passeggiata.
Nel gruppo degli inseguitori, Juventus e Milan si sono affrontate in terra piemontese. Possiamo parlare di un trionfo bianconero: una vittoria netta, che rappresenta una sorta di vendetta per l’immeritata eliminazione in Supercoppa. Alla prestazione fisica e tecnica finalmente convincente della Juve ha fatto da contraltare la prova assolutamente negativa del Milan, che fa pensare a un autentico fuoco di paglia il successo in Supercoppa. La Juventus ora insidia da vicino il quarto posto della Lazio, l’ultimo utile per accedere alla Champions League il prossimo anno, salvo “bonus” conquistati in extremis. Il distacco di Leão e compagni, invece, appare siderale.
Passiamo proprio al quarto posto della Lazio, riconquistato dopo il meritato successo a Verona. A testimoniare il risultato finale di 3-0 per i biancocelesti frutto anche della capacità di concretizzare cosa che invece ha fatto difetto alla squadra veneta. Per i capitolini, questo risultato significa consolidare la corsa alla Champions, mentre per gli scaligeri è un passo verso il terzultimo posto, che profuma sempre più di retrocessione in Serie B.
Anche la Roma ha fatto risplendere il sole nella capitale, superando il Genoa 3-1 nella gara d’apertura del turno di campionato. Qualche difficoltà in più rispetto ai cugini laziali, ma tutto si è risolto nella seconda parte della gara.
Brodino tiepido per Fiorentina e Torino, squadre da alcuni turni “a letto con la febbre”. L’1-1 finale è stato certamente più stretto per i toscani, ma è servito almeno come preludio all’affare di mercato Kouamé-Sanabria, che le due società concretizzeranno tra qualche giorno.
A Bologna, una pura formalità per i rossoblù, che si sono sbarazzati di un Monza sempre più in crisi. Gli ospiti erano andati in vantaggio con Maldini, ma non è bastato a evitare l’ennesima sconfitta.
Importanti successi arrivano dagli scontri diretti nella parte bassa della classifica. A Cagliari, i padroni di casa hanno conquistato una vittoria fondamentale, battendo 4-1 il Lecce e migliorando la loro posizione, ora più distante dalla zona retrocessione.
A Parma, invece, il Venezia ha strappato un pareggio prezioso, ma a rubare la scena è stato il portiere Stankovic, che sembra destinato a seguire le orme del padre e, magari, a tornare presto alla casa madre nerazzurra. Per i ducali resta solo l’amarezza per l’occasione sprecata.
Chiusura con la goleada del Como contro l’Udinese, punteggio di 4 a 1 eccessivamente pesante, con le due perle lariane, Assane Diao e Nico Paz, a risplendere di luce propria e ad aprire e chiudere le marcature. Friulani che per un po’ sembravano rientrati in partita. Bel salto in avanti in classifica per il Como mentre l’Udinese mantiene intatta la sua comfort zone
Alla prossima!