Ed eccoci, come ogni settimana, pronti a misurare la temperatura alla prossima (l’ottava) giornata di campionato in relazione ai numeri e alle statistiche. Premesso che è stata una settimana agrodolce per le nostre squadre in territorio europeo, con tre vittorie, un pareggio e tre sconfitte, questa giornata ci pone immediatamente di fronte a un Napoli-Inter che sembrerebbe la partita maggiormente influenzata dalle vicende di campo continentali. L’Inter, reduce dalla “passeggiata” in terra belga (4-0 all’USG), vorrebbe continuare la sua sfilza di vittorie consecutive (7 tra campionato e coppe) nonché vendicarsi per ciò che il Napoli le ha sottratto la scorsa stagione: lo scudetto. Il Napoli, dal canto suo, deve riprendersi dallo shock delle sei reti subite ad Eindhoven, precedute dalla sconfitta di campionato con il Torino. I numeri ci parlano di un Napoli saldamente in vantaggio con il doppio dei successi (38 a 19) e di un risultato di 1 a 0 come più frequente. Ma se si prova a invertire l’ordine (0-1), ecco allora emergere il maggior ritardo tra i possibili: 15 febbraio 1953.
Altra partita di cartello, Lazio-Juventus: due squadre che non si possono definire in splendida forma. I numeri, nonostante la Juventus giochi in trasferta, parlano a favore dei bianconeri con 34 vittorie a 27 e 20 pareggi. Se si cerca il risultato fisso da poter giocare, ecco allora che lo 0 a 0 viene in soccorso, in primo luogo perché non troppo frequente (5) e poi perché non si verifica dal 3 maggio 2003.
Prendiamo adesso in esame la partita della capolista, che sembrerebbe candidato addirittura a un allungo in classifica. Infatti, il Milan, capolista, affronta il Pisa, fanalino di coda. A confortare questa teoria anche i numeri, con un solo misero pareggio per 0 a 0 ottenuto il 29 gennaio 1989 e poi 5 sconfitte, tutte però con il minimo scarto.
Il derby dell’Appennino tra Fiorentina e Bologna, reduci entrambe dalle trasferte vittoriose di coppa, visto dalla prospettiva numerica fa pendere la bilancia in modo netto dalla parte dell’Appennino toscano con 41 vittorie viola contro le 14 rossoblu. Anche il risultato finale vede “un uomo solo al comando” e questo uomo risponde al nome di 1 a 0 con 17 presenze. Per i ritardi possibili rivolgersi allo 0 a 2, assente dal lontanissimo 2 gennaio 1955 (N.d.R.: io non ero ancora nato).
Andiamo ora velocemente a snocciolare qualche numero, iniziando da Torino-Genoa, con il netto vantaggio granata di 30 a 6, parlando di vittorie, naturalmente, e siccome adoro il bianco e nero il ritardo da considerare è lo 0 a 1, udite, udite, assente dall’8 gennaio 1939.
In Sassuolo-Roma i numeri sembrano assistere i giallorossi nella ricerca del riscatto dalla settimana da incubo trascorsa a causa della doppia sconfitta tra campionato e coppe. Ebbene sì, una sola sconfitta negli undici precedenti e ben sei vittorie all’attivo.
Vantaggi consistenti in termini numerici per Udinese e Verona nelle partite rispettivamente contro Lecce e Cagliari, mentre di stretta misura quello dell’Atalanta sulla Cremonese: due vittorie a una.
Chiudiamo con Parma e Como che vantano una tradizione molto scarna, solo due precedenti con una vittoria per parte. E se fosse un pareggio?
E voi dove punterete quei 5 euro risparmiati smettendo di fumare?



