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giovedì, Giugno 12, 2025
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Amarcord 1° aprile

Due storie, un minimo comun denominatore. Il campionato 1982-’83. Dopo aver condotto il Napoli alla matematica salvezza, Bruno Pesaola affermò che quel risultato lo aveva reso felice ancora di più rispetto allo scudetto conquistato con la Fiorentina. Il ‘Petisso’ aveva sostituito a stagione in corso Massimo Giacomini, venendo affiancato da un partenopeo verace: Gennaro Rambone, che del ‘Ciuccio’ era stato anche giocatore. Un’icona del calcio campano che era nato il 1° aprile 1935. In Serie A disputò 8 gare (un gol), tutte con il Napoli, mentre tra i cadetti giocò 113 partite tra Catanzaro, Brescia e Venezia. E oggi compie settant’anni Roberto Pruzzo: tre volte capocannoniere, anche se non nella stagione del secondo tricolore romanista. Sapevate che la prima rete nel massimo campionato, con la maglia del Genoa, la realizzò proprio contro i giallorossi? Il 3 ottobre 1976. In occasione del trentennale dalla morte di Di Bartolomei, pianse mentre rilasciava un’intervista al Messaggero. Lui e Ago: riprendiamo alcune righe tratte dal libro di Valeria Biotti ‘Le leggende della Roma’, in relazione alla semifinale di ritorno di Coppa Campioni contro il Dundee United. “Si procura anche il rigore del 3-0, atterrato dall’estremo difensore avversario nel tentativo di dribbling sulla sua uscita. Ma lascia l’incombenza a Di Bartolomei. <<Mi dissi: Roberto, hai già fatto due gol, non sfratare. E in quel momento, davanti a me comparve il Capitano>>. Agostino, con grande senso di responsabilità e freddezza, poggia la sfera sul dischetto e, quasi senza rincorsa, infila di destro il pallone in porta”.

P.S. Nel 2014, su un numero del Guerin Sportivo, Simone Arveda inserì Pruzzo tra i 100 più grandi di sempre nella storia del Grifone.

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