Un leader. Un condottiero. L’allenatore in campo che…spesso era in disaccordo con Helenio Herrera. Il ‘Mago’ però ebbe l’intuizione di trasformarlo da terzino in libero.
Il resto è storia. E filastrocca. Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin…Jair, Milani e poi Piero’, Suarez, Corso. Non abbiamo dimenticato l’altro mediano, lo stopper e Sandrino.
Il tempo non lascia spazio, ma l’Armando con la fascia al braccio se ne andò troppo prematuramente. Da allenatore gettò poi le basi delle vittorie bianconere degli anni Settanta.
Andò a sedersi sulla panchina di Villar Perosa trentacinquenne. Boniperti disse di lui (dichiarazione riportata nel libro di Mario Pennacchia ‘Gli Agnelli e la Juventus’): ” E’ giovane, serio, preparato, soprattutto ha una rabbiosa voglia di sfondare. E poiché dobbiamo ricostruire dalle fondamenta, non c’è scelta più idonea”. Gaetano Scirea era cresciuto con i successi della Grande Inter. Capitanata da Picchi, nato il 20 giugno 1935.