Inter che con tre gol fa sua la partita non senza soffrire sul finale causa il gol del suo pupillo Esposito che non esulta. Di Lautaro, Dumfries e Thuram le reti nerazzurre tutte nel secondo tempo. Barella e Lautaro i migliori. Ancora in ombra Asllani, Zielinski e Taremi. Empoli troppo rinunciatario ed in evidente difficoltà. Per i toscani la classifica si fa preoccupante.
Un’altra bestia nera per la Beneamata stasera al Meazza quell’Empoli che sempre ha dato del filo da torcere ai nerazzurri. Inter che schiera la stessa formazione del recupero con il Bologna però con due varianti in difesa, Carlos Augusto e Pavard fin dall’inizio. Taremi confermato in attacco al posto di Thuram. Empoli alle prese con l’emergenza infortuni e deciso a riprendere il proprio cammino interrotto alcune giornate fa (solo un punto nelle ultime cinque). Rientra Vázquez in porta, i tre difensori sono quelli dell’incontro con il Lecce con in più l’ingresso di De Sciglio al posto di Goglichidze. Maleh affiancherà capitan Grassi a protezione della difesa con ai lati Gyasi e Cacace mentre in attacco entra Fazzini a dar manforte a Colombo. Il modulo un 4-4-1-1 abbastanza raccolto.
Primo tempo all’insegna del predomimio interista ma con poche occasioni gol se si eccettuano le due capitate a Lautaro: la prima sul colpo di testa che Vázquez respinge compiendo un mezzo miracolo e la seconda con una tiro a giravolta che coglie il palo. Inter sempre proiettata in avanti ed anche Barella tenta da fuori due conclusioni finite alte. Empoli non pervenuto in attacco e Sommer inoperoso.
Ripresa che inizia bene per la Beneamata con il gol di Lautaro, un suo bel tiro da fuori area viene solo smanacciato da Vázquez che nulla può. Continuano i tentativi locali per arrivare al raddoppio fino al gol di Dumfries di testa su calcio d’angolo facendo tirare un sospiro di sollievo alla folla nerazzurra. Esposito liberatosi in area segna il gol per la sua squadra e le ansie riprendono a percorrere gli spalti del Meazza. Per fortuna ci pensa Thuram a mettere le cose a posto su assist di Arnautovic subentrato a Lautaro.
Foto Giuliano Marchisciano