Napoli –Venezia. Al Maradona sold out per l’ultima partita dell’anno i partenopei provano ad agganciare l’Atalanta, bloccata ieri dalla Lazio.
Juan Jesus confermato in difesa e tridente d’attacco inedito con Kvaratskhelia, Neres e Lukaku per le condizioni non ottimali di Politano bloccato in settimana dall’influenza. La vera preoccupazione per Conte è capire se si vedrà lo splendido Napoli del primo tempo di Marassi, o quello davvero brutto della ripresa. Il Venezia di mister Di Francesco è penultimo, ma nelle ultime partite ha dato cenni di ripresa, pareggiando a Torino con la Juve e vincendo in casa col Cagliari. Partita speciale per Zerbin che da gennaio andrà a rinforzare i lagunari.
Parte bene il Napoli con i primi 20 minuti arrembanti, poi dopo un paio di occasioni con McTominay, il Venezia prende la misusra e si rende pericoloso con Yeboah, ma Meret fa buona guardia. È comunque la squadra di Conte che ha il predominio del campo. Gli azzurri sprecano una occasione clamorosa. Cross di Oliveira e mani nette in area di Idzes. Ma Big Rom dal dischetto si fa parare il rigore da Stankovic. Finisce il primo tempo con una occasionissima sprecata da Anguissa.
Nel secondo tempo il Napoli inizia molto contratto. Ma lentamente riprende il pallino del gioco. Lukaku sfiora la rete, ma la palla si stampa sul palo. Conte butta dentro Politano e Raspadori levando Anguissa e Kvaratskhelia. È un Napoli a trazione anteriore. In pieno forcing arriva la rete del vantaggio. Assist del solito Neres e Jack Raspadori dal centro dell’area non sbaglia.
Sono i tre punti che consentono di agganciare l’Atalanta. Una vittoria sofferta, ma che manda chiari segnali al campionato.
Foto Giuliano Marchisciano