Dopo 19 partite interne senza sconfitte casalinghe, la Fiorentina cede al Franchi di fronte ad una ritrovata Udinese.
La vittoria dei friulani è assolutamente meritata, mentre i viola cominciano a mostrare i primi segni di cedimento (secondo stop consecutivo dopo quello registrato al Dall’Ara).
E dire che le premesse erano state di segno completamente diverso, dal momento che i padroni di casa si procurano e trasformano un rigore (concesso dopo lungo riesame al VAR) con il solito Moise Kean dopo pochi minuti di gioco.
C’è da sottolineare che nell’occasione l’arbitro Marcenaro ha ammonito Sottil, il quale aveva protestato (giustamente) per la mancata concessione del rigore (apparso netto anche in diretta).
Nel primo tempo succede poco altro, anche perché l’Udinese mantiene un possesso di palla assai sterile, senza creare alcun pericolo alla porta di De Gea.
Nella ripresa si scatenano gli attaccanti della squadra di Runjaić, che nel giro di un quarto d’ora ribaltano le sorti dell’incontro: dapprima con Lorenzo Lucca, servito da Thauvin (ma pesa una gravissima disattenzione di Ranieri) e poi, con lo stesso Thauvin che con uno splendido sinistro “a rientrare” mette fuori causa l’estremo difensore gigliato.
Tra le due segnature friulane, da segnalare anche un palo colto in rovesciata proprio da Lucca.
La Fiorentina è sotto shock e fatica a reagire: prova a svegliarla il solito Kean, che coglie il palo esterno, ma è un fuoco di paglia.
Gli ospiti sono reattivi, riescono sempre a ripartire e alla fine il risultato è anche troppo stretto per i friulani, che dopo 95 minuti possono legittimamente festeggiare un successo tanto insperato alla vigilia, quanto meritato.
Per la Fiorentina forse i sogni di scudetto svaniscono stasera, anche perché il terzetto di testa ha preso a correre, ma l’obiettivo di qualificarsi alla Champion’s rimane ampiamente alla portata, visto il livello attuale di Juventus, Milan e Roma e l’andamento altalenante della Lazio.
Foto Giuliano Marchisciano