36^ giornata del campionato 2022-2023 e vigilia del match Empoli-Juventus (lunedì 22 maggio 2023, ore 20.45) e della nuova penalizzazione in classifica per la società. Nella sala stampa dell’Allianz Stadium. Massimiliano Allegri, parla ai media del prè-gara. «Ieri Vlahovic era febbricitante, Rabiot malconcio. Miretti ha giocato poco, come Kean e Milik. Non abbiamo Danilo e Cuadrado squalificati. Abbiamo una squadra che domani deve fare punti contro un Empoli brillante, ma ormai salvo. Faccio parte di un’azienda. Quando sei allenatore non lo sei solo in campo, sei un responsabile dell’area sportiva che insieme alla società devono scegliere il meglio per quelli che possono essere i risultati in campo e fuori. Penalizzazione: L’importante, è concentrarsi e volere il secondo posto. Poi punti o non punti, non cambia niente. Dobbiamo essere forti, lo siamo stati tutti l’anno. Tutto il gruppo, ha lavorato in un certo modo per raggiungere gli obiettivi sul campo».
Nella sala stampa dell’Allianz Stadium. Massimiliano Allegri, parla ai media nel prè-gara match Empoli – Juventus (lunedì 22 maggio 2023, ore 20.45).
Queste le parole di vigilia:
La sfida con l’Empoli
«A Siviglia abbiamo giocato 120′, la squadra ha recuperato. Chi non ha giocato a Siviglia sarà disponibile domani in Toscana. Ieri Vlahovic era febbricitante, Rabiot era malconcio. Miretti ha giocato poco, Kean, Milik. Non abbiamo Danilo e Cuadrado squalificati.. Abbiamo una squadra che domani deve fare punti contro un Empoli brillante, ma ormai salvo».
La squadra
«Il dopo Siviglia? Lo spirito deve essere quello di una squadra, che dovrà avere una reazione dopo l’eliminazione dall’Europa League. Dobbiamo mantenere il secondo posto in classifica al netto delle decisioni e sarebbe un risultato importante perché negli ultimi due anni la Juventus è arrivata quarta.».
Il mio futuro
«Ho ho un contratto di due anni e rimango al 100%, per quanto riguarda la mia scelta. Poi io decido per me, non per gli altri. Con la proprietà ho parlato, e ho espresso i miei pensieri come faccio sempre tutti gli anni a fine stagione. Quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino, ma in questo momento parlare del futuro non ha nessun senso, in quanto abbiamo ancora tre partite importanti. Sul campo dobbiamo lasciare la Juve nelle prime 4 posizioni che varrebbero la Champions League. Quello che succede fuori non possiamo deciderlo noi, purtroppo dobbiamo aspettare quello che decidono gli altri. Non ha senso parlare del futuro, mancano 15 giorni a fine stagione e dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare. Le parole dell’ingegnere Elkann mi hanno fatto piacere. Io sono sempre stato disponibile della società Juventus in questi sette anni, del Milan e del Cagliari. Io faccio parte di un’azienda, quando mi dicono che sono aziendalista, mi fanno solo che complimenti. Quando sei allenatore non lo sei solo in campo, sei un responsabile dell’area sportiva che insieme alla società devono scegliere il meglio per quelli che possono essere i risultati in campo e fuori».
La penalizzazione
«In questo momento non ci ho neanche pensato. L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e togliere le scorie della partita di giovedì col Siviglia. Poi vedremo. Dobbiamo continuare a fare bene. Matematicamente ci servono tre punti per essere dentro le prime quattro, al netto di quello che succede fuori. Cosa potrà cambiare? Ormai siamo abituati a tutti i risvolti. L’importante, è concentrarsi e volere il secondo posto. Poi punti o non punti, non cambia niente. Dobbiamo essere forti, lo siamo stati tutti l’anno. Tutto il gruppo, ha lavorato in un certo modo per raggiungere gli obiettivi sul campo».
Foto Giuliano Marchisciano One+Nine Images 2022/2023
