La Fiorentina batte il Milan al termine di una partita pirotecnica. Il risultato è tutto sommato meritato, ma il Milan può recriminare molto sui propri errori (due errori falliti).
Parte forte la Fiorentina, che dopo poco più di un quarto d’ora conquista un calcio di rigore assegnato all’OFR per l’intervento di Theo Hernandez su Dodò. Si presenta dal dischetto Kean (dopo l’infantile sceneggiata con Gudmundsson in occasione del secondo rigore calciato dall’islandese contro la Lazio) che calcia malamente e si fa bloccare la sfera da Maignan. I giocatori viola non si demoralizzano e passano con un bellissimo rasoterra di Adli (al termine di un’azione personale) che non dà scampo al portiere rossonero.
Il Milan non si scuote, ma a due minuti dal riposo usufruisce, a sua volta, di un calcio di rigore, al culmine di una splendida combinazione Morata, Abraham, Pulisic, che smarcano Reijnders davanti a De Gea. Il giocatore viene atterrato da Ranieri e l’arbitro indica senza esitazioni (e senza che sia necessario l’intervento dell’OFR) il dischetto. Si presenta Theo Hernandez (e non Morata) che si fa ipnotizzare dall’estremo difensore gigliato.
Le squadre quindi vanno al riposo con i Viola in vantaggio per una rete a zero.
La ripresa si apre con una Fiorentina meno brillante, ne approfitta il Milan che dapprima si procura un secondo rigore (anche questa volta De Gea si supera su Abraham), successivamente pareggia con un’invenzione al volo di Pulisic su traversone di Theo Hernandez.
Il Milan prova a vincerla, ma un lampo di Gudmundsson servito da una spizzata di Kean, finalmente decisivo, consente ai viola di riportarsi in vantaggio.
Finale intenso con De Gea ancora prodigioso su gran botta di Chukwueze e traversa spettacolare di Kean. Espulsi Palladino e Theo Hernandez.
Foto Giuliano Marchisciano
