L‘Inter, il Torino e quell’appellativo di ‘Grande’ in comune. I nonni che sapevano a memoria la formazione granata e i papà che iniziano a snocciolare quella cantilena divenuta celebre filastrocca, non solo nel calcio.
C’è un’immagine che ha rappresentato al meglio il passaggio di consegne tra quei grandi team. Il 26 maggio 1963 a San Siro i nerazzurri campioni d’Italia ospitavano la squadra sabauda ed Enzo Bearzot consegnò a Sandro Mazzola la maglia di papà Valentino con il tricolore sul petto. Il ‘Vecio’ esordì in Serie A con i nerazzurri, ma la sua sua carriera di calciatore è legata soprattutto ai granata, alle difficoltà legate al dopo Superga.
Altro Toro, differenze tecniche diverse, ma stesse maglie e stesso stadio. C’è una dichiarazione toccante di Bearzot riportata da Franco Ossola Junior nel volume ‘I campioni che hanno fatto grande il Torino’. “Fino al 1956 il riscaldamento nello spogliatoio non c’era. D’inverno ci toglievamo le maglie gelate e zuppe di fango già sotto la doccia, tremando dal freddo. Eppure non ricordo un solo compagno che non fosse fiero di dover sopportare questi disagi. Era il prezzo da pagare per tenere viva la fiammella di capitan Valentino!”.
L’ultima partita del ‘Vecio’ fu proprio contro l’Inter, anche se a Torino. In granata fu compagno di squadra di Lido Vieri (portiere dell’undicesimo scudetto nerazzurro), Joaquin Peirò, Gerry Hitchens). Scusate se abbiamo dimenticato qualcuno.
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