Italiadeiderby.it, si chiama questo sito. Lui ne ha vissuti tanti nella Capitale, ma con un sapore particolare. Non per l’ansia da stracittadina, ma perché aveva lavorato anche nello staff sanitario della Lazio.
Fu Di Bartolomei a volerlo sulla sponda giallorossa del Tevere. Nel libro ‘La grande Roma‘ di Liedholm che Luciano Tessari ha scritto con Francesco Goccia e Carlotta Boni, disse: “Non posso parlare di Agostino senza commuovermi. Con lui avevo un ottimo rapporto. Ero il suo medico di famiglia, curavo anche sua sorella e i suoi genitori“.
C’è un’immagine tenera prima di Roma Inter del 6 maggio dello scorso anno, in occasione delle celebrazioni per i quarant’anni dal secondo scudetto romanista: lui su una sedia a rotelle e Odoacre Chierico che gli da un bacio.
Era stato anche un calciatore, militando inoltre nel settore giovanile della Lazio. Avrebbe potuto vincere anche il tricolore del 2001, ma Franco Sensi ‘promosse’ il suo secondo Mario Brozzi (come ha ricordato Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio nel ‘coccodrillo’ sul Corriere dello Sport) e lui andò al Brescia di Carlo Mazzone e Roberto Baggio.
Lui era Ernesto Alicicco. C’è un’altra immagine che fa emozionare i tifosi giallorossi. Quella dopo il gol decisivo di Rudi Voeller contro il Broendby nella semifinale di ritorno della Coppa Uefa 1990-’91. Il medico corse sul terreno di gioco e andò ad aggiungersi alle esultanze dei giocatori, venendo richiamato dal direttore di gara. Avrebbe compiuto novant’anni a novembre. Molti dicono che la grande Roma del ‘Barone’ è stata una famiglia. Ora il dott. Alicicco ha raggiunto Nils, Agostino, i massaggiatori Giorgio Rossi e Boldorini, il presidente Viola, Aldo Maldera. Guido D’Ubaldo è il )?
Nella foto Ernesto Alicicco con Bruno Conti “La grande Roma”.
