Usciamo da San Siro con la netta sensazione di aver assistito ad una vera e propria imboscata di un giovane allenatore, De Rossi, ai danni di un altro, più maturo ed apparentemente più esperto, Pioli.
Perché ha vinto tatticamente e strategicamente il Daniele “Core de Roma”, il restauratore dopo il fallimento di Mourinho, ponendo il Faraone a guardia della fascia destra, accanto ad un ottimo Celik.
Proprio laddove si è impantanato il Milan che, paradossalmente, ha subito la catena di sinistra con un irritante Leao ed un Theo assolutamente insufficiente, eccetto gli ultimi dieci minuti, in cui peraltro il portoghese era stato sostituito, subissato dai fischi dei 75mila di San Siro. Male, oltre a Leao e Theo, Loftus e Bennacer, ma soprattutto…Pioli che, dinanzi a Cardinale, accompagnato in tribuna dell’ambasciatore USA, ha rimediato una figuraccia.
Un Milan molle e svogliato, non in sintonia con la notte europea, subisce alcune decisioni discutibili dell’arbitro francese Turpin, che nega un rigore evidente per fallo di mano di Abraham ed è anche sfortunato per una clamorosa traversa colpita da Giroud ai titoli di coda dell’incontro. Un Milan che dovrà avere un approccio completamente diverso se vorrà, tra una settimana, ribaltare il risultato all’Olimpico.
Foto Giuliano Marchisciamo One+Nine Images 2023-2024