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Serie A 2023-2024. Commento 26^ giornata

…ā€œAspettando Godotā€. Prendiamo a prestito il titolo del capolavoro teatrale di Samuel Beckett per definire come sembra essere vana, giornata dopo giornata, l’attesa per una caduta dell’Inter. In questo ventiseiesimo turno, i nerazzurri si sono presentati con un turnover da brivido: otto undicesimi i cambi di mister Inzaghi, alcuni per infortunio, altri per scelta, ma la squadra sembra aver assimilato alla perfezione, anche tra le seconde linee, la filosofia di gioco del mister….

ā€œAspettando Godotā€. Prendiamo a prestito il titolo del capolavoro teatrale di Samuel Beckett per definire come sembra essere vana, giornata dopo giornata, l’attesa per una caduta dell’Inter. In questo ventiseiesimo turno, i nerazzurri si sono presentati con un turnover da brivido: otto undicesimi i cambi di mister Inzaghi, alcuni per infortunio, altri per scelta, ma la squadra sembra aver assimilato alla perfezione, anche tra le seconde linee, la filosofia di gioco del mister.

L’ultima chance per Juventus e Milan, nei panni di Vladimiro e Estragone, potrebbe essere data dallo schierare i nerazzurri la formazione primavera, ma crediamo che i giovani rampolli, anch’essi in fuga solitaria nel loro torneo, saprebbero cavarsela egregiamente. Domenica, la squadra, definiamola A2 e non B, ha demolito in trasferta un Lecce dal buon rendimento casalingo. Il 4 a 0 finale, oltre ad arricchire altri record, portava con sĆ© forse quello più importante, ovvero il traguardo delle 100 reti di Lautaro Martinez, non solo raggiunto ma anche superato grazie a una doppietta. Come ultimamente ci ĆØ capitato per l’Inter, la cronaca della partita la mettiamo da parte, forse vale la pena accennare alla pressione esercitata dai salentini nel periodo iniziale, ma dopo la prima splendida rete di Lautaro ecco cominciare a intravedersi i titoli di coda, accompagnati dalle altre tre reti nerazzurre.

Passiamo alle due avversarie dirette, cominciando ad analizzare la partita della Juventus, collocata all’ora del pranzo domenicale. Sembrava essere l’ennesimo pasto indigesto per i bianconeri che ospitavano il Frosinone, ma proprio al minuto 95, ovvero un attimo prima del fischio finale, il difensore Rugani salvava capre e cavoli mettendo a segno la rete liberatoria. Al netto dell’ennesima prova eccellente di Vlahovic, gli uomini di Allegri sono apparsi disorganizzati e disorientati, con un Chiesa oltremodo fuori partita. La difesa, di solito il reparto migliore bianconero, ha sbandato in maniera imbarazzante, subendo due reti dai frusinati. Concludendo, tanta confusione e poca organizzazione sono state bilanciate da una piccola dose di fortuna e dalle gesta di Vlahovic e Rugani.

Discorso diametralmente opposto per il Milan che, di fronte a un avversario tra i più in forma del campionato, l’Atalanta, ha sfoderato una bella prestazione, targata principalmente Leao, ma ha raccolto soltanto un punto. Polemiche a non finire riguardo al pareggio orobico, ottenuto grazie a un rigore di quelli che si possono spiegare solo con ā€œa norma di regolamentoā€. La chiave di lettura di tutta la partita sta nelle zero conclusioni dei nerazzurri durante tutta la ripresa. Adesso i rossoneri vedono incrementare il loro distacco dalla seconda posizione, quello dalla vetta ĆØ quasi di proporzioni bulgare, e dietro, anche se a debita distanza, la stessa Atalanta e il sorprendente Bologna fanno pressione.

A proposito, per la squadra emiliana del Bologna ancora un successo, il quinto di fila, ottenuto stavolta ai danni del Verona che veniva dato in netta ripresa. Il divario tra le due squadre si è visto tutto e così le velleità europee degli uomini di Motta si fanno ancora più concrete. Protagonista assoluto un giovane di belle speranze, tale Giovannino Fabbian, e non solo per la rete realizzata. Per gli scaligeri nulla è perduto, conteranno molto gli scontri diretti a venire.

Per gli scontri diretti ma in zona retrocessione, ecco un Sassuolo-Empoli inedito per il fatto che nessuno, ad inizio torneo, avrebbe pronosticato i neroverdi invischiati nella lotta salvezza. Proprio questi ultimi subivano una sconfitta interna pesantissima, arrivata proprio nelle battute finali. Adesso la situazione si fa veramente critica e il primo a farne le spese ĆØ mister Dionisi. Al contrario, per gli uomini di Nicola, un vero specialista in salvezze impossibili, risultato di capitale importanza per tirarsi fuori dalla zona incandescente.

Proprio in questa zona, con ustioni di terzo grado, risulta essere la Salernitana che, nonostante il recente cambio di guida, continua nel suo calvario fatto di sole sconfitte. A passare in maniera netta sul campo di Salerno è stato il Monza con il classico punteggio di 2 a 0. Obiettivo zona sinistra della classifica per i lombardi ancor più alla portata, mentre ci vorrebbe un miracolo di san Matteo, patrono della città, per salvare la Salernitana.

Ordinaria amministrazione per il Genoa che si liberava facilmente di una Udinese la cui unica attenuante ĆØ l’aver giocato tutta la ripresa in inferioritĆ . I friulani la salvezza dovranno sudarsela sino all’ultimo, mentre per i liguri una comfort zone acquisita con pieno merito.

Sembrava un debutto con vittoria quello di Calzona con il suo Napoli ed invece il solito Cagliari dell’ultimo secondo spezzava il sogno di vittoria dei campioni d’Italia. A destare da Morfeo i campani ci pensava Luvumbo e, cosƬ, l’emorragia di punti sembra essere inarrestabile e il prossimo turno arriva al Maradona la Juventus. I sardi a loro volta agganciano Sassuolo e Verona al penultimo posto. La lotta si fa dura.

Nel grande giorno di Lautaro, Vlahovic e Leao non poteva mancare di certo il talento di Paulo Dybala, autore della tripletta che dava alla Roma un successo meritato ma ottenuto gettando fino all’ultima goccia di sudore contro un buon Torino. La squadra di De Rossi sta riconquistando posizioni più consone alla sua forza. Assolutamente indigesto per il Toro il doppio confronto consecutivo con le squadre della capitale.

Chiusura di giornata affidata a Fiorentina-Lazio. Gran bella partita con i padroni di casa a dominare la scena ma, dopo tre legni colpiti, riescono pure a subire gol da Luis Alberto allo scadere del primo tempo. Nella ripresa, raggiunto il pareggio con Kayode, falliscono ancora un calcio di rigore con Nico Gonzalez, altro palo, il quarto di serata, per poi con Bonaventura chiudere definitivamente i conti con un avversario, la Lazio, eccessivamente remissivo.

Alla prossima

Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images

www.dati.numeridelcalcio.com

 

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