Inter – Atletico Madrid. Pinetina al completo per l’incontro con Simone Inzaghi, l’allenatore interista che si presenta alla conferenza stampa della vigilia affermando: «Affrontiamo una grande squadra con un grande allenatore, Simeone che la allena dal 2011, ha vinto tantissimo, ho visto quest’anno come giocano e devo dire che è un buon calcio».
«Per noi lo step ulteriore è di credere di ripetere quanto fatto l’anno scorso, sappiamo cosa abbiamo fatto e vorremmo rifarlo, ma ci sono altre squadre con le stesse nostre aspirazioni. Nelle ultime quattro partite loro hanno ruotato più di venti giocatori senza risentirne».
«Aspettarsi una determinata versione dell’Atlético non è di certo semplice prevederlo. Loro hanno cambiato, con il Las Palmas sono stati molto aggressivi. Con il Real Madrid a Riad non hanno avuto lo stesso atteggiamento. Palleggiano molto di più rispetto agli anni precedenti. Prevedere come sarà la gara è molto difficile e non ho nessuna certezza».
«Sul turn-over penso che l’anno scorso ne abbiamo cambiati tanti, con la Salernitana non ho fatto cambi perché abbiamo avuto sei giorni per recuperare. Ora cambierà tutto, giocheremo ogni tre giorni e sarà tutto più difficile».
«Per il campionato sappiamo che in poche settimane tutto può mutare, dobbiamo rimanere concentratissimi».
»Quella di domani sarà una partita simile a quella dell’anno scorso con il Porto, con due allenatori che sono ex-compagni di squadra. Ottavo di grande difficoltà ed i ragazzi lo sanno».
“Su Simeone ho già detto che è stato un mio grande compagno di squadra, sò quanto è difficile rimanere nello stesso club, ma noi allenatori siamo giudicati in base ai risultati».
«Diventare il Simeone dell’Inter è difficile qui in Italia, in venti giorni da noi cambiano i giudizi su allenatori e calciatori. Dobbiamo solo lavorare e non preoccuparci del resto».
«Confermo che non siamo i favoriti, loro hanno giocatori che hanno giocato tante partite da dentro o fuori, sarà una bellissima gara, poi queste partite si decidono su episodi».
«Eriksson ha influito molto sulla mia decisione di fare l’allenatore, era un ottimo tecnico e soprattutto una brava persona, in quella squadra c’erano tantissimi allenatori potenziali che hanno fatto poi un’ottima carriera, sicuramente ha influito su di noi».
«In campionato dobbiamo continuare così, per venticinque partite abbiamo fatto un ottimo cammino, ma abbiamo visto che in venti giorni si è preso un discreto vantaggio. Va tutto molto veloce. Dobbiamo essere concentrati anche quando dormiamo».
«Fa piacere notare questo clima che si respira, questa unione fra giocatori, staff e società. L’atmosfera di San Siro anche con i nostri tifosi mi gratifica, ma sappiamo che siamo giudicati giornalmente».
«Si ragiona solo sull’Atlético tutti e venti vorrebbero giocare e domani dovrò fare come sempre delle scelte. Acerbi, Cuadrado e Sensi sono le nostre uniche assenze».
«Thuram e Lautaro stanno giocando di più ma sono contento anche di Arnautovic e Sánchez che si stanno allenando bene».
«Ogni allenatore fa il calcio a modo suo. Il Cholo l’ho sempre considerato un ottimo tecnico e come persona lo stimo molto».
«E’ più di due mesi che sapevamo di giocare questo ottavo e quindi abbiamo avuto tempo di preparare la partita rispetto a quelle della fase a gruppi».
Foto Carlo Bianchi