…Di sorpasso e contro sorpasso ci siamo occupati la volta scorsa, enfatizzando la puntuale frequenza delle azioni da parte rispettivamente di Juventus e Inter, il tutto in conseguenza di un calendario birichino. Anche questo quindicesimo turno di campionato ha proposto questo scenario, scusate lo spoileraggio, e sicuramente questo accadrĆ nel prossimo futuro, vista la consistenza delle due acerrime rivali, regine del nostro campionato, bellamente protese a specchiarsi nel duo Gassman-Trintignant protagonisti assoluti del capolavoro cinematografico di Dino Risi, senza conoscerne il finale….
Di sorpasso e contro sorpasso ci siamo occupati la volta scorsa, enfatizzando la puntuale frequenza delle azioni da parte rispettivamente di Juventus e Inter, il tutto in conseguenza di un calendario birichino. Anche questo quindicesimo turno di campionato ha proposto questo scenario, scusate lo spoileraggio, e sicuramente questo accadrĆ nel prossimo futuro, vista la consistenza delle due acerrime rivali, regine del nostro campionato, bellamente protese a specchiarsi nel duo Gassman-Trintignant protagonisti assoluti del capolavoro cinematografico di Dino Risi, senza conoscerne il finale.
Iniziamo, come doveroso, dalla fase del sorpasso con la Juventus impegnata nellāaffrontare i campioni dāItalia in carica del Napoli, precedentemente usciti battuti, ma non senza polemiche proprio dallāInter. Il successo della Juventus seppur di misura, come oramai le ĆØ consuetudine, non può essere sottoposto ad alcuna critica. Gli uomini di Allegri sono riusciti a sfruttare una delle poche occasioni capitatele con il suo nuovo bomber, anomalo per il ruolo in campo, Federico Gatti. Dalla sua i partenopei hanno forse creato qualche opportunitĆ in più, ma senza mai dare la sensazione di poter mettere in soggezione la difesa bianconera, riuscendo ad indirizzare verso lo specchio della porta avversaria la bellezza di un tiro soltanto. Unico episodio davvero incredibile la rete letteralmente divorata da un irriconoscibile Kvaratskhelia. Anche la Juventus nel primo tempo aveva avuto la sua ottima occasione per passare in vantaggio con Vlahovic, anche lui sottotono, ma fallita in modo meno clamoroso. Alla fine lā1 a 0 portava la Juve al momentaneo sorpasso sullāInter e relegava i campioni dāitalia al di fuori del recinto Champions.
Bisognava attendere 24 ore per ammirare il quinto contro sorpasso dell’Inter (quarto sulla Juve) dei nerazzurri di Milano, e come spesso gli ĆØ capitato in questo campionato lo facevano nella maniera più roboante possibile, rifilando quattro reti allāaltra bianconera del campionato, lāUdinese. Risultato mai in discussione, se non nei primi minuti con due pericolose azioni dei friulani, anche se per aprire le danze cāĆØ voluto il settimo rigore di questo campionato realizzato in modo impeccabile da Calhanoglu. A completare lāopera ci pensavano nellāordine Dimarco, Thuram e Lautaro, questāultimo sempre più capocannoniere del torneo. Troppo arrendevole lāUdinese che nonostante i bellicosi propositi, rimasti tali, di Samardzic nel pre partita, non ĆØ mai riuscita a tentare una reazione credibile ed efficace, implicitamente riconoscendo la forza dellāavversario.
Immediatamente prima della sfida di San Siro, la Milano rossonera andava a far visita i nerazzurri, ma quelli bergamaschi. La partita assumeva un valore di fondamentale importanza per i rossoneri con l’intento di restare in scia al duo di testa, ma anche per lāAtalanta che portava in dote a questa sfida un ruolino di marcia da brividi: un pareggio e ben tre sconfitte. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato che si chiudeva sul punteggio di paritĆ , la ripresa vedeva lāAtalanta prendere il sopravvento cosƬ da portarsi nuovamente in vantaggio. Improvvisamente una ficcante azione d’attacco rossonera riusciva a mettere il redivivo Jovic nelle condizioni di realizzare il nuovo pareggio. Sembrava che la parola fine potesse essere scritta su questo risultato, buono a lenire ma non a guarire le ferite di entrambe le squadre, ma prima una follia di Calabria che si faceva espellere lasciando in inferioritĆ i compagni nel convulso finale, e poi lāautentico capolavoro di tutta la giornata, se non di tutto il campionato, da parte di Muriel che con un colpo di tacco āmagicoā, proprio allo scadere, faceva pendere la bilancia del risultato dalla parte atalantina. Il Milan, anche se rimasto in terza posizione, deve guardarsi, con una certa preoccupazione, da chi avanza alle sue spalle e lāarrivo di Ibrahimovic in societĆ , annunciato nella giornata di ieri, potrebbe essere propedeutico ad una rivoluzione nella conduzione tecnica. LāAtalanta invece tenterĆ di trarre linfa vitale da questo successo per riprendere il cammino verso posizioni di classifica più consone alla sua caratura.
Anche Roma-Fiorentina, vista anche la frenata rossonera, assumeva grande importanza nello scacchiere del campionato in zona coppe. La partita, come spesso accade con la Roma in campo, è vissuta tutta sotto il profilo nervoso con i giallorossi subito in vantaggio per merito di Lukaku e la Fiorentina alla ricerca costante del pareggio e alla fine così è stato grazie alla rete di Martinez Quarta. Gli uomini di Mourinho, rimasti addirittura in nove per le espulsioni di Zalewski e Lukaku, devono parecchio ringraziare il loro portiere Rui Patricio, autore di un paio di salvataggi miracolosi.
Ancora una prestazione poco produttiva e non convincente quella fornita dalla Lazio in casa Verona. Possesso palla ābulgaroā, ma fine a se stesso per gli uomini di Sarri, che non riuscivano a mettere in cassaforte il risultato subendo cosƬ, nella ripresa, la lenta, ma costante reazione scaligera. Di Henry la rete del definitivo pareggio e dopo questo due soli fatti di cronaca rilevanti: prima una rete laziale convalidata e poi annullata grazie allāintervento del VAR ed infine lāespulsione del giocatore verone Duda a venti minuti dalla fine.
Di grande importanza il primo successo esterno del campionato del Bologna che cosi si fionda in piena zona Champions, battendo la Salernitana e agganciando la Roma al quarto posto in classifica. Mattatore assoluto il campioncino di casa rossoblu Zirkzee che con la sua doppietta concretizzava la supremazia territoriale dei bolognesi. Solo di contorno la rete campana di Samy utile solo a rendere un poā meno amara la sconfitta.
Reti bianche a Frosinone dove era di scena il Torino capace, appena una settimana addietro, di ridicolizzare lāAtalanta. Invece il risultato di zero a zero, merce sempre più rara nel calcio di oggi, fotografava perfettamente lāandamento in campo, anche se forse qualche piccola recriminazione in più possono avanzarla i laziali per vie dei due autentici miracoli del portiere granata Milinkovic-Savic.
Lāoblio della noia quello vissuto al Brianteo con protagoniste due squadre che invece hanno spesso saputo mettere sostanza nelle proprie prestazioni. I pochi tiri in porta (3 a 1 per il Monza) sarebbero stati il cardine della cronaca finale, se al minuto ottantatrĆ© Mota Carvalho non avesse tradotto in gol un cross di Pedro Pereira. Subito dopo il Genoa costruiva la sua seconda palla gol, la prima clamorosamente fallita dal nazionale Retegui, della partita sfiorando il pari con Dragusin.
Altro pareggio quello tra Empoli e Lecce no di certo una partita da ricordare nei racconti ai nipotini. La legge del āun punto ciascuno non fa male a nessunoā ha avuto la meglio sulla ricerca dello spettacolo.
Tuttāaltra cosa Cagliari-Sassuolo, perlomeno dal punto di vista delle emozioni tutte concentrate nel finale. Pensate che al minuto novantatre il Sassuolo stava portando a casa una vittoria preziosissima. Ma prima un tapin di Lapadula e quattro minuti dopo una rovesciata di Pavoletti consegnavano una vittoria a quel punto insperata e allo stesso tempo fondamentale per la classifica dei sardi. Per il Sassuolo notte fonda.
Alla prossima
Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images