Si interrompe la striscia di risultati utili del Napoli, che viene piegato dal Benfica di Mourinho ma rimane comunque in zona playoff in Champions League, seppur in una posizione altamente pericolante. I lusitani sfruttano il tanto temuto fattore campo e rifilano un gol per tempo al Napoli, ancora col freno a mano in Europa.
Diverse assenze da una parte e dall’altra. Fase di studio iniziale col Benfica che scocca la prima freccia: Ivanovic, a sorpresa schierato titolare da un Mourinho visionario come sempre, impegna Milinkovic-Savic, così come Aursnes nel proseguio dell’azione. Milinkovic-Savic va in bambola e regala il pallone allo stesso Aursnes che spreca. L’azione seguente vede il gol del Benfica per mano di Rios (si, il giocatore tanto cercato dalla Roma), che segna su un tentativo di spazzata di McTominay su cross di Dahl. Il primo tiro in porta del Napoli lo abbiamo alla mezzora, quando Di Lorenzo spedisce sul fondo un cross dalla discreta pericolosità. Il Benfica risponde prima della fine del primo tempo con l’eterno Otamendi: stessa sorte, palla fuori.
Secondo tempo, pronti via e subito gol del raddoppio del Benfica: Rios diventa assistman con un gran passaggio per Barreiro che col tacco beffa Milinkovic-Savic e sigla il definitivo 2-0. Il Benfica è soddisfatto e ammazza la partita, il Napoli dà sprazzi di vita attorno al 70° quando Neres impegna Trubin e McTominay colpisce alto di testa, prima di sprecare un cross di Politano non raggiungendolo. A quel punto si scatena Pavlidis, entrato da qualche minuto: doppia pericolosissima occasione che ribadisce la superiorità offensiva del Benfica, prima del fischio finale che decreta il ko.
Napoli a 7 punti agganciata al treno delle squadre sul filo dell’eliminazione, Benfica subito dietro con 6 punti. Battuta d’arresto importante e che fa riflettere. Il miracolo finora fatto da Conte e i (pochi) uomini rimasti rischia di essere compromesso.
4,5
Sbaglia tanto. Sui gol poco poteva fare, ma nel gioco coi piedi, sua arma migliore, crea terrore alla difesa del Napoli.
5
Smarrito, ma non è il peggiore della retroguardia partenopea. Diversi errori anche da parte sua. (POLITANO 5,5: Sfrutta freschezza e cambio modulo per portare velocità e suggerimenti in mezzo. A vuoto.)
5
In difficoltà così come tutto il reparto difensivo, si mette anche la bravura di un Barreiro super.
5
L’abitudine del giocare leggermente più offensivo nelle ultime partite gli fa dimenticare alcune fondamenta della difesa. (JUAN JESUS 5,5: La troppa fatica si fa sentire anche nel reparto difensivo, Juan Jesus fa rifiatare Buongiorno e i compagni di reparto.)
6
Dei pochissimi sufficienti del Napoli, si rende offensivo sia creando che concludendo. Pochi errori dietro
5,5
Sufficiente no, ma neanche gravemente insufficiente. Nonostante tutto, ricordiamo che è fuori ruolo. (VERGARA SV)
5
Sbaglia più di solito, regalando il gol a Rios con un errore nello spazzare, cosa che capita spesso. Deve cancellare il contraccolpo psicologico.
5,5
Gli unici aspetti positivi del primo tempo del Napoli sono lui e Di Lorenzo, svaria fino a quando non viene sostituito, forse ingiustamente. (SPINAZZOLA 5: Olivera spinge, Conte probabilmente gli avrà chiesto di fare la stessa cosa. Non l’ha fatta. )
5,5
Sa bene il Da Luz e la sua atmosfera, il migliore dei tre davanti del Napoli. Un tiro, qualcosina in più.
4,5
Solo Milinkovic-Savic gli ruba il premio di peggiore in campo. Troppo aggressivo, poco creativo. Passo indietro. (LUCCA SV)
5
Torna a essere l’Hojlund di quando il Napoli è Neres-centrico. Pochi palloni sui suoi piedi.
7,5
Un gol e un assist, tante giocate e tanto calcio di qualità. La Roma ha perso l’occasione di avere in rosa una futura stella del calcio sudamericano e non.
6
Peggiore in campo, se si può chiamare così, solamente per il fatto che è stato il meno operoso fra tutti.
6,5
Nessun episodio in particolare da segnalare. Giusto con i cartellini, partita abbastanza tranquilla.



