A distanza di sette giorni dalla sfida contro il Napoli, la Roma si presenta a Cagliari con tre giorni di riposo in più rispetto alla squadra di Pisacane, impegnata nel turno di Coppa Italia. I padroni di casa entrano bene in partita fin da subito ed è loro la prima occasione del match: Ndicka su un duello aereo scivola, con Borrelli lanciato verso la porta. Entrato in area di rigore, però, viene fermato dal recupero decisivo proprio dell’ivoriano, che mette in calcio d’angolo sventando un serio pericolo per la difesa della Roma. I giallorossi faticano e non impensieriscono mai Caprile, mentre il Cagliari ha un’altra occasione con Palestra che calcia con il destro trovando davanti a sé il solito Svilar. Il primo tempo si chiude, così, senza altre grandi occasioni.
La seconda frazione inizia come era iniziata la prima, ma questa volta ad involarsi verso la porta della Roma è Folorunsho, che al limite dell’area di rigore viene travolto da Celik. L’arbitro Zufferli non ha dubbi e assegna il calcio di rigore al Cagliari, ma l’intervento del Var corregge la sua decisione: il contatto avviene fuori area e la conseguenza è il calcio di punizione e l’espulsione del difensore turco in quanto ultimo uomo. Il Cagliari in 11 contro 10 prende il controllo della gara e ha un’ottima chance con Obert, che in area di rigore evita due difensori della Roma, ma trova ancora Svilar, che chiude la porta con una grande uscita bassa. Gasperini deve cambiare qualcosa e dopo l’ingresso di Rensch, subentrato appena dopo l’espulsione di Celik, prova a dare una scossa cambiando tutto il suo reparto offensivo: fuori sia Pellegrini che Soulé per far spazio a Dybala e Ferguson. L’inferiorità numerica pesa troppo e i giallorossi non riescono comunque ad uscire dalla propria metà campo, con il Cagliari che ha altre due occasioni che vedono protagonista un incontenibile Palestra. Al minuto 82, il muro giallorosso cede sulla situazione di gioco meno attesa: la palla inattiva. Il calcio d’angolo di Esposito finisce sul piede di Gaetano, che controlla il pallone e lo imbuca nell’angolino basso di sinistra battendo Svilar; da qui in poi la squadra di Pisacane abbassa il suo baricentro senza perdere il controllo della gara, mentre la Roma non riesce mai a rendersi pericolosa, chiudendo il secondo tempo con un solo tiro verso la porta avversaria.
La sconfitta di Cagliari è senza dubbio un duro colpo e un passo indietro per la Roma, che adesso deve andare a Glasgow per affrontare il Celtic in Europa League, poi avrà davanti a sé due partite decisive in campionato con Como e Juventus e perderà per la Coppa d’Africa due pedine fondamentali come Ndicka ed El Aynaoui. I giallorossi, nonostante ciò, rimangono a soli tre punti dall’Inter, in attesa delle sfide tra Lazio e Bologna e di Napoli-Juventus stasera: la Roma adesso ha il dovere di rimanere in quella zona di classifica e di non perdere di vista l’obiettivo primario, ovvero il ritorno in Champions League.
Effettua 8 parate, alcune miracolose. E’ sicuramente il migliore della Roma. Non può nulla sul gol di Gaetano
Soffre molto il duello con Esposito. Ha giocato partite decisamente migliori
Decisivo il suo intervento su Borrelli nei primi minuti, poi nel finale va a fare la punta subendo due falli che danno speranza alla Roma
Va in difficoltà con Palestra, poi si innervosisce con Folorunsho rischiando più volte l’espulsione
Lascia la squadra in 10 uomini, condannandola ad una partita rinunciataria
Ha qualche iniziativa nel primo tempo, ma è troppo poco per far male al Cagliari
Partita sufficiente, gioca tanti palloni e ne perde pochi, poi lascia il posto ad El Aynaoui (EL AYNAOUI 5,5: Appena entrato perde un pallone orizzontalmente che poteva costare caro alla Roma. Difensivamente è presente, tenta di salvare sulla linea il tiro di Gaetano, ma è sfortunato e non riesce nel suo intento)
Si trova davanti Palestra e spesso va in difficoltà. Nel secondo tempo fornisce una buona palla a Ferguson, che però impiega troppo tempo per andare al tiro (GHILARDI 4,5: Viene schierato inizialmente a sinistra e non riesce mai a fermare Palestra, poi passa a destra. In occasione del gol, perde la marcatura su Gaetano, che tira indisturbato)
Gioca un buon primo tempo, dando l’impressione di rendersi pericoloso ogni volta che tocca il pallone. Calcia anche una volta in porta, invano (FERGUSON 5,5: Ha una sola occasione potenziale su un buon filtrante di Tsimikas, ma è isolato e si fa recuperare dalla difesa del Cagliari)
La metà dei tiri totali della Roma sono suoi, ma in queste partite da lui ci si aspetta più pericolosità (DYBALA 5: Ancora una volta fuori forma, tocca pochissimi palloni senza riuscire mai ad incidere)
Gioca, di fatto, solo il primo tempo, poiché esce subito dopo l’espulsione di Celik. Qualche buona sponda e un tiro tentato, ma niente di più (RENSCH 5,5: Prima si mette a destra senza essere chiamato in causa. A sinistra soffre, come tutti i suoi compagni, le avanzate di Palestra)
Segna il gol che decide la partita, ma già dal suo ingresso fa la differenza: con lui in campo il Cagliari gioca meglio. Insieme a Palestra è di gran lunga il migliore dei suoi
Si vede meno dei suoi compagni di reparto, ma la sua prova è comunque sufficiente
Fischia tanto, ma non perde il controllo di una gara che, soprattutto nel finale, si era innervosita. Viene aiutato dal Var in occasione del rosso a Celik, estratto giustamente.