La Juventus non riesce ad espugnare neanche il Franchi e la vetta si allontana definitivamente.
La prova degli uomini di Spalletti è stata davvero incolore: lenta, prevedibile nel primo tempo e timorosa nella ripresa dopo l’immediato pareggio viola.
Nel primo tempo le due squadre si temono e la gara ristagna a centrocampo: nonostante questo Kean fa reparto da solo (anche per l’incolore prova di Piccoli) e stampa sulla traversa la palla del possibile vantaggio gigliato con un tiro di rara potenza e precisione.
La Juve non si scuote, ma Vlahovic (fischiatissimo dai suoi ex tifosi) riesce a sfuggire al diretto avversario Pablo Mari, ma presentatosi da solo dinanzi a De Gea, non riesce a concludere a rete per l’intervento provvidenziale di Pongracic.
Quando la prima frazione sembra doversi concludere in parità, Kostic dalla distanza sfodera un tiro preciso e angolato che De Gea non riesce ad intercettare.
Come spesso accade i bianconeri non riescono a capitalizzare i colpi di fortuna e ad inizio ripresa subiscono il meritato pareggio dei padroni di casa, merito del sinistro folgorante da fuori area di Mandragora (davvero notevole la sua prestazione).
Da quel momento parte l’assalto degli uomini di Vanoli (rivitalizzati dal cambio di allenatore) che sfiorano il vantaggio ancora con Kean, ma stavolta Di Gregorio si supera ed evita il tracollo.
Dalla girandola dei cambi guadagna solo la Juve, che inserisce un Conceicao scatenato, che cerca in tutti i modi di scardinare la difesa avversaria.
Il “forcing” (se così si può chiamare) dei bianconeri non ha esito, eccezion fatta per un bell’intervento di De Gea su colpo di testa di McKennie, ed al fischio finale si ha la sensazione dell’ennesima occasione gettata al vento per provare dopo molti anni a tornare protagonisti.
Ottima la direzione di gara di Doveri che, prima concede, poi revoca giustamente con l’ausilio del VAR un rigore inizialmente concesso alla Juve per un presunto fallo di Pablo Mari su Vlahovic, ma in realtà i giocatori si strattonavano a vicenda.
6,5
Prestazione convincente. Incolpevole sul goal, prodigioso sulla conclusione di Kean.
6,5
Prestazione in tono minore nel primo tempo, in netta crescita nella ripresa
6
Soffre molto l’intraprendenza di Kean. Quando inevitabilmente il centravanti viola cala, sale di rendimento il difensore britannico.
6
Leggera flessione rispetto alle ultime prestazioni. Sufficientemente ordinato, ma soffre comunque Kean nel primo tempo
6
Ha espresso preferenza per la parte destra del campo, ma è molto meno incisivo (CONCEICAO 7: L’ingresso in campo del portoghese cambia volto alla partita. La Juve, fin lì abulica, si rianima improvvisamente)
6
Riesce a catalizzare molti palloni a centrocampo, ma talvolta difetta di precisione
5,5
Non è il Thuram che conosciamo. Le sue percussioni centrali ultimamente sono merce rara (MIRETTI 6: Ingresso terribile, poi disputa buoni scampoli di partita)
6
Prestazione solida dello statunitense, ma mezzo punto in meno per l’ammonizione subita troppo presto
7
Il solito lottatore, ha la palla buona per portare in vantaggio la Juve, ma il recupero di Pngracic è davvero notevole. (DAVID sv)
5
A parte qualche sprazzo nella ripresa, non è il fuoriclasse che eravamo abituati a vedere in campo- Non è un caso se non vede il campo con la sua Nazionale nell’ultima gara disputata in Spagna. (OPENDA sv)
6,5
Buona la sua prestazione. Illude la Juve con un bel goal al tramonto del primo tempo. (CABAL 6: Inizia con un errore, ma ha le qualità per rimettersi in piedi)
7,5
Il vero trascinatore dei viola: fa reparto da solo e fa impazzire, soprattutto nel primo tempo, Kelly e Koopmeiners
5,5
Il suo ingresso in campo è del tutto inutile. Prestazione impalpabile
7
Gestisce la partita con autorevolezza ed evita che la partita si surriscaldi