Eri piccola, piccola, piccola … così

Il grande Fred Buscaglione mai avrebbe immaginato che la sua iconica canzone si adattasse a pennello alla situazione della nostra Nazionale, ieri sera sconfitta dalla Norvegia, due incontri, sette gol subiti e solo uno fatto. Ebbene sì, la situazione è questa. Ed ora tutti a chiederci chi ci toccherà nel sorteggio di Giovedì prossimo a Zurigo oltre a fare la cabala delle possibili avversarie, Svezia e Macedonia del Nord su tutte e che evocano ataviche paure. Ma poi è giusto anche chiederci se nella malaugurata ipotesi si partecipasse al Mondiale, quanto cammino potremmo fare in questa competizione. Una volta essere eliminati al primo turno della massima rassegna veniva considerato un disastro ora siamo qui a parlare di una possibile non qualificazione per la terza volta consecutiva. Ieri sera il prode Ringhio con fare alquanto dimesso si dimostrava nella conferenza stampa post partita affranto e preoccupato soprattutto dall’atteggiamento dei suoi giocatori. Affermando che alla prima difficoltà non è lecito sbracare e che non è pensabile che a tutti venga il braccino corto con la paura di sbagliare e quindi non essere sereni nell’affrontare un avversario che pur di valore non si è dimostrato pieno di fenomeni. Uno stage intermedio per la prima metà di Febbraio non ci farebbe male, recuperare fisicamente ed anche animicamente i vari Tonali, Calafiori, Kean, Scamacca & Co. oltre a cercare di incorporare Chiesa e Berardi sarebbe cosa buona e giusta. Sappiamo che gli spazi per la nostra Nazionale sono questi e che le date disponibili sono sempre meno alla faccia dell’interesse di tutto il movimento e non solo quello dei vari club. In definitiva una situazione complicata nella quale si è cacciato Gattuso accettando la proposta del Presidente Gravina ma questo lo si sapeva anche prima ragion per cui, rimboccarsi le maniche e non cercare di indossare un gilè senza maniche … le braccia sono cadute ormai da tempo.