Milan che di corto muso fa sua la partita dimostrando l’efficacia del metodo Allegri, difesa ben serrata e ripartenze letali. Roma in affanno per due terzi di gara pur avendo dimostrato nella prima mezzora di esserci.
Interessante incontro quello del Meazza fra la Roma capolista ed il Milan che è lì. Gasp ed Allegri allievi del compianto Galeone accomunati nella tristezza del momento. Milan che schiera De Winter cone laterale di destra, confermando Bartesaghi come quinto a sinistra e dal primo minuto Nkunku per un acciaccato Giménez. Roma con tutti gli effettivi e con la coppia argentina Dybala-Soulè là davanti.
Iniziano bene i giallorossi (stasera in maglia bianca) ed in modo aggressivo creando varie occasioni da gol per una prima mezzora di totale dominio. Un colpo di testa di N’Dicka sfiora il palo, un tentativo di Wesley, viene parato da Maignan e poco dopo il tiro mancino di Dybala finisce fuori di un niente. Il Milan sta a guardare ma si risveglia come per incanto con la solita sgroppata sulla sinistra di un Leao imprendibile che serve un assist a Pavlovic che da tre metri trafigge rasoterra Svilar. Potrebbe arrivare anche il raddoppio rossonero se Fofana su passaggio di Bartesaghi centrasse la porta, il suo tiro sfiora di un nulla il palo. Si va così al riposo.
La ripresa inizia con un Milan aggressivo che mette alle corde la Roma, prima Svilar salva su Leao e poco dopo il pallone incoccia prima su Nkunku e poi sul palo. Gasperini corre ai ripari facendo entrare Pellegrini e Bailey ma i rossoneri continuano a premere. Passati i quindici minuti iniziali la Roma prende campo anche se l’occasione più ghiotta capita ancora sui piedi di Leao con parata prima di Svilar e poi salvataggio miracoloso sulla linea di Hermoso. Gasp si gioca la carta Dovbyk ed ha ragione poichè un’entrata di Fofana su Pellegrini con sponda proprio del centravanti ucraino provoca una punizione del limite calciata dallo stesso Pellegrini. Gomito alzato da parte di Fofana e calcio di rigore indiscutibile decretato da Guida. L’argentino va sul dischetto e si fa parare il tiro da Maignan.
Da qui in poi la partita si fa nervosa e come suo solito Mancini si rende protagonista di reiterate proteste prima con Maignan e poi con lo stesso arbitro che lo ammonisce. Finisce così in gloria per gli uomini di Allegri che raggiungono la Roma e l’Inter al secondo posto ad un solo punto dal Napoli capolista.
7,5
Decisivo soprattutto nell’azione del rigore parato a Dybala
6
Fa il suo senza infamia e senza lode
7
La solita roccia al centro della difesa
7
Grinta incredibile e gol straordinario dopo una gran galoppata
7
Motorino inesauribile dal quale ormai non si può proprio prescindere (ATHEKAME SV)
5,5
Arruffone ed impreciso. Si rende protagonista prima della punizione dal limite e poi del braccio alzato che provoca il rigore
6
Prestazione al di sotto dei suoi standard, in evidente debito d’ossigeno
7,5
Finalmente una prestazione di livello, efficace nelle due fasi
5,5
Non sempre efficace ed alcune volte anche troppo incerto
6
Non ancora al top (LOFTUS-CHEEK SV)
7,5
Spacca la partita e ne cambia l’inerzia (TOMORI SV)
7
Prestazione solida e la sua reattività ha mantenuto la sua squadra in partita
5,5
Qualche difficoltà nel gestire gli attacchi avversari, meno efficace del solito
6
Buona prestazione difensiva ma senza colpi di genio
6
Ha rischiato in alcune situazioni ma si merita la sufficienza per il suo salvataggio in extremis (TSIMIKAS SV)
6
Ha faticato nella spinta offensiva e non ha fatto la differenza (DOVBYK SV)
6
Prestazione discreta ma senza acuti (PELLEGRINI 6: Ha cercato di dare vivacità al centrocampo, sua la punizione che causa il rigore)
5,5
Ha sofferto oltremisura nel trovare spazi e creare occasioni, meno coinvolto nel gioco rispetto ai compagni
6,5
Uno dei pochi ad offrire qualcosa in più, buoni doti tecniche cercando di contribuire alla manovra
6
Ha cercato come al solito di fornire il proprio supporto nelle due fasi
6
Buona dinamica cercando di coinvolgere i compagni pur non avendo avuto un forte impatto sul risultato finale (BAILEY 5,5: Poco incisivo non lasciando il segno)
5
Deludente, raramente è riuscito a creare pericoli ed oltretutto ha sbagliato il rigore decisivo (BALDANZI SV)
7
Ha il suo bel daffare soprattutto nei minuti finali. Decreta il rigore in modo tempestivo e convinto. Una garanzia



