Come ogni giornata successiva a una sosta nazionale, tutte le squadre e i loro tifosi pregano che i loro protagonisti possano tornare sani e salvi dalle loro rimpatriate. Chi certamente piange lacrime amare è il Milan, ma andiamo con ordine a valutare statisticamente la settima giornata di campionato.
La partita principe in assoluto è quella in programma allo stadio Olimpico sabato sera tra Roma e Inter. Primo perché si scontrano due delle prime quattro in classifica, ma parlando di numeri, perché la partita tra giallorossi e nerazzurri, insieme a quella tra la stessa Inter e la Juventus, è la più giocata di sempre nel campionato a girone unico (184 partite in totale tra andata e ritorno). La statistica parla di una quasi totale parità in quel di Roma: 34 i successi giallorossi contro i 32 nerazzurri e 26 pareggi. Dando voce ancora ai numeri, questa sfida è quella che ha fatto segnare nelle sue 184 partite la bellezza di 532 reti, record assoluto per la massima serie, e alla prossima marcatura nerazzurra questi taglieranno il traguardo delle 300 reti. Finiamo col darvi notizia di tre ritardi che potrebbero azzerarsi: il 2 a 0 manca il 26 settembre 1965; l’1 a 2 manca dal 11 aprile 1998 e lo 0 a 0 dall’1 marzo 2014.
Altra sfida ad alta tradizione è Milan-Fiorentina e qui le notizie di spogliatoio sono predominanti perché il Milan dovrà fare a meno di Pulisic e Rabiot, praticamente i due uomini, insieme a Modric, più in forma della rosa, e forse anche dei due esterni Saelemakers ed Estupinian. Mentre tra i viola in forte dubbio il suo uomo più rappresentativo, Moise Kean. Andando ai numeri, qui il predominio del Milan è abbastanza netto con 51 vittorie a 13 e 21 pareggi. Anche qui lo 0 a 0 si fa attendere perché manca dal 6 maggio del 2007, mentre il risultato più frequente è il 2 a 0 verificatosi due volte.
Continuiamo con la saga degli scontri classici e passiamo a Torino–Napoli dove l’equa distribuzione dei risultati la fa da padrona. Il Torino è in leggerissimo vantaggio con 25 vittorie a 22 del Napoli mentre 24 sono stati i pareggi: Se volete per forza cercare il ritardo più plausibile allora l’1 a 1 fa al vostro caso, verificatosi 10 volte manca dal 30 aprile del 1995.
Per Atalanta-Lazio possiamo dire che i bergamaschi vantano il doppio dei successi, 23 a 11, e 23 sono anche i pareggi. Ebbene anche qui il risultato col maggiore ritardo tra quelli più frequenti è lo 0 a 0 che nonostante le sue 8 frequenze manca dall’11 febbraio 2007.
Tradizione statistica tutta dalla sua parte per la Juventus (senza Bremer) in quel di Como, 8 vittorie a 2 in 14 incontri. Pensate che l’ultimo successo lariano (2-0) risale al 20 gennaio 1952. E proprio questo potrebbe essere il pretesto per puntare due euro sul risultato secco.
A Cagliari arriva il Bologna che non vanta di certo una tradizione favorevole avendo espugnato il territorio sardo solo 5 volte su 34 mentre 16 le vittorie casalinghe. Un ritardo da considerare potrebbe essere l’1 a 2 assente da 50 anni (16-11-1975).
In Genoa-Parma leggera prevalenza casalinga, 7 vittorie a 4 e 5 pari, e tra i risultati di routine ma mai verificatosi vi segnalo lo 0 a 1.
Per le altre partite vi segnaliamo l’Udinese mai vittorioso a Cremona, così pure il Lecce sul Sassuolo nei 3 precedenti ed infine una prevalenza del Verona a Pisa con 3 vittorie ad 1 e 2 pareggi.



