MARTEDÌ, 23 SETTEMBRE 2025
Chivu boccia il tridente
Alla fine il popolo che vuole dei cambi sia di formazione che tattici rimarrà deluso. L’allenatore romeno per sua stessa ammissione nella conferenza stampa post Sassuolo ha finalmente ammesso che non vuole toccare il reparto avanzato. Ossia che la soluzione con i tre attaccanti (Dimarco avrebbe potuto essere quello di sinistra) non è praticabile in quanto si lascerebbe sguarnito il centrocampo ed anche la difesa con soli due centrocampisti là in mezzo soffrirebbe non poco. Chivu non ha quindi tutti i torti visto che conservare la difesa a tre porta a non poter rinunciare ai due braccetti di destra e di sinistra ed un attaccante aggiunto porterebbe alla rinuncia evidente di un centrocampista. Meglio lasciare le cose come stanno e sperare che gradatamente la squadra sia pronta a qualche cambio tattico, necessità sempre più evidente se si analizza il comportamento della stessa nelle partite fin qui disputate. La troppa prevedibiltà nelle giocate e la mancanza di qualcuno che sfondi le difese avversarie porta poi a soffrire nella propria una volta attaccata. Anche la partita contro gli emiliani ne è stata l’evidente testimonianza. Calma e gesso quindi, si naviga a vista e la prossima trasferta in quel di Cagliari sarà quanto mai importante se non decisiva per non vedere la truppa di Conte vieppiù allontanarsi.
SABATO 20 SETTEMBRE 2025
Sassuolo o Scansuolo, domani si vedrà
La leggenda metropolitana che i tifosi nerazzurri hanno fatto propria dice che la squadra neroverde pare non impegnarsi a fondo contro Juve e Milan per dare il meglio di sè stessa contro i nerazzurri. Non è che abbiano tutti i torti se ricordiamo la festa scudetto di tre anni fa al Mapei Stadium nella quale gli uomini di Pioli si sbarazzarono a mani basse della compagine locale che non oppose la minima resistenza. Se poi aggiungiamo che la famiglia Squinzi da sempre si è professata molto legata alla vicende rossonere. Da non dimenticare inoltre che le due ultime trasferte degli emiliani a San Siro si sono concluse con una vittoria ed in generale la statistica parla di dieci vittorie per parte e solo due pareggi. I fan della Beneamata pare abbiano scordato i due 7-0 di più di dieci anni fa e continuano imperterriti a considerare la compagine ora allenata da mister Grosso una loro potenziale bestia nera. Domani sera il campo dirà la sua ricordando che le due squadre si trovano appaiate in classifica con tre punti. Qualcosa vorrà pur dire.
14 SETTEMBRE 2025
I buoni propositi di Cristian
Quando si torna dalla ferie tutti noi siamo animati da buoni propositi come quelli di mettersi
a dieta, iscriversi in palestra e quant’altro. Nel caso dell’allenatore romeno una volta finito il calciomercato i suoi buoni propositi sono rimasti solo delle buone intenzioni. Nessun cambio tattico nonostante la sua squadra giochi allo stesso modo da 4 + 2 anni, gli avversari ormai conoscono a memoria il credo calcistico dei nerazzurri e sono pronti a controbattere le loro mosse, in verità molto poche. Per non parlare degli uomini in campo, sempre gli stessi come a ribadire che la teoria Inzaghi non fosse poi così brutta. 75 milioni spesi per delle riserve come Sucic, Diouf e Luis Henrique. Solo l’ultimo arrivato Akanji schierato a protezione, si fa per dire, della difesa. Così non va e bisognerà prima o poi cercare varianti tattiche per assicurare una maggiore protezione difensiva (giocare là dietro a quattro è proprio un’utopia?). Finalmente bisognerà pensare nel trequartista con un Frattesi ancora incredibilmente abbandonato al suo destino panchinaro. In avanti spazio a Bonny ed a Pio Esposito da non chiamare solo nei minuti finali. Insomma tanti grattacapi per Cristian il quale ha mal celato il proprio nervosismo nel dopo partita dello Juventus Stadium e che probabilmente vede i suoi credo vacillare sempre più. Il compito si fa arduo con già sei punti di distacco dalla vetta e con i tifosi che cominciano giustamente a chiedersi il perchè.
a dieta, iscriversi in palestra e quant’altro. Nel caso dell’allenatore romeno una volta finito il calciomercato i suoi buoni propositi sono rimasti solo delle buone intenzioni. Nessun cambio tattico nonostante la sua squadra giochi allo stesso modo da 4 + 2 anni, gli avversari ormai conoscono a memoria il credo calcistico dei nerazzurri e sono pronti a controbattere le loro mosse, in verità molto poche. Per non parlare degli uomini in campo, sempre gli stessi come a ribadire che la teoria Inzaghi non fosse poi così brutta. 75 milioni spesi per delle riserve come Sucic, Diouf e Luis Henrique. Solo l’ultimo arrivato Akanji schierato a protezione, si fa per dire, della difesa. Così non va e bisognerà prima o poi cercare varianti tattiche per assicurare una maggiore protezione difensiva (giocare là dietro a quattro è proprio un’utopia?). Finalmente bisognerà pensare nel trequartista con un Frattesi ancora incredibilmente abbandonato al suo destino panchinaro. In avanti spazio a Bonny ed a Pio Esposito da non chiamare solo nei minuti finali. Insomma tanti grattacapi per Cristian il quale ha mal celato il proprio nervosismo nel dopo partita dello Juventus Stadium e che probabilmente vede i suoi credo vacillare sempre più. Il compito si fa arduo con già sei punti di distacco dalla vetta e con i tifosi che cominciano giustamente a chiedersi il perchè.
12 SETTEMBRE 2025
Calha, rialzati e cammina!
Altro che Mamma li turchi per quanto successo l’altra sera nel cappotto rimediato dalla nazionale contro la Spagna con il nostro prode Hakan letteralmente scomparso dal campo e giustamente sostituito da Vincenzino Montella. Centrocampista interista protagonista, suo malgrado o no, dell’estate scorsa mentre la dirigenza del Galatasaray confermava il suo interesse per ritornare sul Bosforo. Ora svanita questa possibilità sta a lui ritrovare lo spirito perduto e riproporsi come signore del centrocampo nerazzurro alla faccia del taletino Sucic che tanto bene ha fatto nel suo esordio contro il Toro. Domani Chivu ripresenterà oltre che il solito assetto 3-5-2 (a quando qualche novità tattica?) il centrocampo standard versione Inzaghino con Calha che dovrà dimostrare di ritornare quanto prima quel giocatore che tutti ricordano. Altrimenti le alternative ci sono, oltre a Sucic scalpita ormai da tempo Frattesi che potrebbe essere l’incursore in un 3-4-1-2 per non parlare del recente acquisto Diouf. Insomma il banco di prova contro i bianconeri sarà già un crocevia per riscattare l’inopinata sconfitta contro l’Udinese non solo per i giocatori ma soprattutto per il tecnico chiamato a dare una svolta e questa volta non solo a parole.
6 SETTEMBRE 2025
Polemica con France Football
Intervista chiaccherata quella concessa da capitán Lautaro Martínez alla rivista francese che ritratta a posteriori quanto previamente scritto e riportato avendo travisato le parole dell’argentino il quale ha affermato nel suo perfetto spagnolo alla domanda sul fatto se l’uscita di Simone Inzaghi avesse influito sul risultato della finale di Monaco: “In nessun modo ha influito poiché ognuno è padrone di decidere dove andare. Il mister non ci aveva informato della sua decisione e dell’offerta ricevuta. Noi ci siamo unicamente concentrati sul nostro obiettivo di vincere la finale”. La situazione lascia comunque abbastanza perplessi in quanto ad una mia specifica domanda nella conferenza stampa del prepartita sia ad Inzaghi che a Lautaro, Simone glissava da par suo sulla risposta mentre un sorrisino fra Barella e l’argentino faceva presagire l’accaduto.