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sabato, Dicembre 6, 2025
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Gasp sorride, la Roma stende il Bologna

Non poteva esserci esordio migliore per Gasperini, nella sua nuova casa e alla 600entesima panchina in A. La Roma stende il Bologna per 1-0. Decide Wesley, ma risultato bugiardo, per volume di gioco e occasioni create dalla banda Gasp.

Mancheranno ancora tanti interpreti, ma la sua mano si vede. Roma a uomo, Konè è una diga in mezzo al campo, contrasta e riparte. Dietro, giallorossi impeccabili, Wesley e Ferguson sono i volti nuovi del mercato. L’irlandese fa a sportellate con chiunque gli capiti a tiro, il brasiliano si prende fascia destra e Olimpico.

Il gol che sblocca e decide la partita, è una genialità del brasiliano, che ruba palla al disattento Lucumi e la piazza con un diagonale a baciare il palo più lontano. Il Bologna è il parente povero dalla squadra che pochi mesi fa ha vinto su questo stesso prato la Coppa Italia. Acerba e slegata, l’esatto contrario della Roma che ha già acquisito i canoni gasperiniani.

La Roma l’ha vinta in mezzo al campo dove ha concesso nulla al Bologna che si è affidato a sterili ripartenze, con Immobile che nella mezz’ora che è stato in campo, non ha toccato palla, ma soprattutto sugli esterni, dove El Shaarawy E Angeliño da una parte, Soulé e le sovrapposizione di Wesley, hanno mandato ai pazzi i bolognesi. Alla Roma è mancato il colpo del ko. C’è andata vicina almeno tre volte, con palle facili facili che andavano delicatamente appoggiate in rete, ma che i giallorossi hanno invece divorato. La Roma non ha mai rischiato e alla fine può sorridere. Non era scontato, ma non poteva esserci una prima migliore.


Pagelle Roma

Svilar, sv: mai impegnato, spettatore non pagante.

Hermoso 7: altro che pacco postale da rispedire al mittente. Un calciatore ritrovato, copre il braccetto di destra con personalità.

Mancini 6.5: prima Immobile, poi Castro, provano a spaventarlo, ma non è aria per andare in paradiso. Non è al top, ma è imprescindibile

Ndicka 6.5: il calciatore che Roma conosce da tempo. Attento, bravo negli anticipi, una sicurezza.

Wesley 7: alza i giri del motore lentamente, ma quando prende confidenza con l’Olimpico, si prende la fascia destra e l’ovazione dello stadio, e non solo per il gol partita messo a segno.

Cristante 7: più invecchia più diventa bravo. Da Mourinho a De Rossi, da Juric a Ranieri ed ora Gasperini. Perno insostituibile del centrocampo. Meritava il gol, ma la strozza è rimasta in gola, con il palo che gli ha negato la prima gioia stagionale. 

Konè 7: fisicamente in mezzo detta la sua legge, recupera palloni in quantità industriale. Avrebbe meritato l’8 se non avesse sciupato a porta vuota la palla del 2-0.

Angeliño 6.5: si intende alla perfezione con El Shaarawy, va in sovrapposizione e mette in mezzo tanti di quei palloni che meritava miglior sorte.

Soulè 6.5: fa quello che gli chiede Gasperini, affondare sull’out destro e tornare, e fa tutto bene, senza eccedere, ma sbaglia nulla.

Dybala 6,5: in campo negli ultimi venti minuti. La condizione è quella che è, ma la classe non si tocca. Illumina con un paio di giocate e sfiora anche il gol.

El Aynauoi 6: entra nel finale quando c’era da gestire, e lo fa con profonda dedizione.

Ferguson 6,5: sfiora il gol in tre occasioni dove non è fortunato. Spalle alla porta non perde un pallone, fa salire la squadra, bravo con i piedi e di testa. E’ lui il titolare.

Dovbyk 5,5: l’unica insufficienza in una partita dominata. Perde qualche pallone di troppo e fallisce, oltre a quella di Konè, la palla che avrebbe chiuso la partita.

Gasperini 7.5: gli mancano almeno quattro rinforzi, ma è già la sua Roma. Ferrea nella politica del marcamento, gioca di prima dalla cintola in su, schiaccia il Bologna nella propria metà campo, poi gestisce ma senza andare mai in affanno. Seicento in A ben portate.


Bologna

Il migliore: Skorupski 6.5 – salva in almeno tre occasioni, sempre reattivo. sul gol può nulla.

Il peggiore: Lukumi 4 – il mercato non lo aiuta, le sirene inglesi gli ronzano per la testa e quando Wesley lo aggredisce si lascia sradicare il pallone dai piedi con una facilità disarmante.

Italiano 5: non è ancora il suo Bologna. Immobile per mezz’ora non tocca palla stretto nella morsa tra Mancini e Ndicka, ma non va meglio a Castro, anche se l’argentino dal suo ingresso ha portato quantomeno una ventata di brillantezza. 

Arbitro: Zufferli di Udine 5 –  Non brillantissimo anzi, il contrario. Sorvola troppo volte sui sistematici falli subiti da Ferguson. Doveva entrare più nel vivo dell’azione.

Tabellino completo a cura di numeridelcalcio.com

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