Champions League: un Milan ottimo in fase difensiva passa indenne dal muro giallo di Dortmund, dopo aver rischiato nella prima frazione. Uno 0-0 che dà ottimi segnali a Stefano Pioli per le gare con il Paris.
Dal nostro inviato a Dortmund,
Champions League: un Milan ottimo in fase difensiva passa indenne dal muro giallo di Dortmund, dopo aver rischiato nella prima frazione di gara e dopo avere, specialmente nella seconda metà del secondo tempo, dilapidato letteralmente almeno 5 nitide palle gol.
Soddisfazione per la prestazione o rimpianto per gli errori sottoporta? Entrambe le cose possono coesistere e molto probabilmente non si erra dal vero optando per questa soluzione. L’ambiente dell”Iduna Park che qui a Dortmund amano chiamare ancora Westfalia stadium, è strepitoso così come l’atto travolgente e coinvolgente dei suoi caldi e corretti tifosi.
Un dodicesimo uomo in campo. Ho partecipato in trasferte cosiddette calde ed in stadi che incupano paura, come quelli del Tottenham o del Celtic, ma spinta emozionale che apporta il “muro giallo”è indelebile.
Forse per questo alcuni giocatori rossoneri hanno prodotto meno del preventivato? Può essere. Però a valle di questa partita c’è la considerazione inequivocabile che i due centrali difensivi hanno retto bene, che Adli è in crescita e che i nuovi si stanno inserendo nei gangli della squadra.
Insomma bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Pioli mi ha anticipato nella domanda da porgli, rispondendo al Collega della Rai, al quale ha sostanzialmente confermato che alla luce dei pareggi strettissimi con Newcastle (casalingo) ed oggi a Dortmund il rimpianto è grande.
Condividiamo, portandoci dalla Renania la rabbia da scatenare nelle due gare con il PSG, sconfitto di goleada dal Newcastle. Il girone sta diventando un puzzle.
Foto Paolo Vinci