La scuderia Raiola in subbuglio, ma anche non troppo visto che sia il loro protetto che direttamente Enzo, cugino di Mino scomparso improvvisamente tre anni fa, prima del Mondiale per Club avevano avvisato il Paris che non ci sarebbe stato rinnovo.
Ed allora Luis Enrique cosa volevate che facesse? Prendere per buona la decisione e provvedere di conseguenza pagando probabilmente uno sproposito per il miglior portiere della Ligue 1, tale Lucas Chevalier, indicato come successore del Gigio nazionale e già titolare nella finale di Supercoppa Europea. Pianti e vesti strappate da parte del Presidente Gravina, di Rino Gattuso oltre che del delegato Buffon non ricordando quanto successe quattro anni fa con il non rinnovo da parte del portierone rossonero, decisione che gli valse il simpatico nomignolo di Dollarumma (la Zecca di Stato coniò a tal proposito delle banconote ormai non più in circolazione). Tutto si basa sul soldo, le più convincenti dichiarazioni, come se la gente non lo avesse ormai capito.
Avere ancora un anno di contratto a circa un milione di Euro mensili farà dormire sonni tranquilli sia all’interessato che alla famiglia tutta (e questo per varie generazioni a venire), coinvolgendo magari anche la cittadinanza di Castellammare di Stabia sempre alle prese con i propri problemi di sopravvivenza economica.
Giova ricordare che sarà quel che sarà ma il tecnico spagnolo è sempre stato una persona sincera e leale e che i problemi li suole affrontare di petto, come pure le risposte alle domande in conferenza stampa. Un giorno nella pancia del Bernabéu ci disse di sentirsi come Don Pelayo, noto condottiero del Regno delle Asturie, regione spagnola dalle quali proviene, la sparata fece abbastanza scalpore. Luis non perde occasione di professarsi culé, ossia sostenitore blaugrana e di questo se ne fa un vanto mai nascondendosi dietro frasi di circostanza. Per lui chi arriva alla finale di una competizione pur perdendola non risulta mai essere un perdente come succede in genere per chiunque pratichi lo sport. Perdenti sono coloro che cadono ma che non si rialzano.
Ci preoccupa il fatto che ora Gigio debba recarsi giornalmente all’Ufficio di Collocamento per compilare moduli e moduli per iscrivere, come fanno i suoi concittadini, il proprio nome nelle apposite liste. La Premier probabilmente gli verrà incontro anche se per un giocatore in scadenza pensiamo siano veramente troppi i 50 milioni che chiede il Paris. Vedremo se il duo Enzo Raiola e José Fuertes (Rafaela Pimenta, ex avvocata, già non fa parte del gruppo) riusciranno a risolvere un dilemma che ai più toglierà ore di sonno (e qui il caldo non c’entra).
Foto: Giuliano Marchisciano
