La Fiorentina sciupa un’occasione irripetibile per rimettersi in corsa per un posto in Champions e, dopo la battuta d’arresto di stasera, rischia seriamente di non qualificarsi neanche per la Conference League.
Al contrario i lagunari, al termine di una partita giocata con orgoglio, abbandonano momentaneamente la terz’ultima posizione e lanciano lo sprint per la lotta salvezza.
Fondamentalmente è stata una partita dai due volti: un primo tempo conclusosi a reti inviolate e con poche occasioni da goal capitate al Venezia nel finale della frazione.
I padroni di casa, comunque, si fanno preferire e sembrano più “affamati” rispetto ai loro avversari, probabilmente ancora scossi per la cocente eliminazione europea ad opera del Betis.
Nella ripresa partono forte gli uomini di Eusebio di Francesco che passano con il difensore Candé che, con un inserimento da centrocampista o attaccante di consumata esperienza sfrutta al meglio un traversone di Kike Perez si porta avanti la palla con il petto e scarica un destro da pochi passi, sul quale De Gea non può arrivare.
I cambi di Palladino sembrano dare i propri frutti: i gigliati hanno una buona reazione e vanno vicinissimi al pari, ma Radu riesce ad intercettare con il piede la forte conclusione di Ranieri e devia la palla sul palo.
Dal possibile 1-1 al 2-0 del Venezia passano pochi secondi: Oristanio, dopo cinque mesi torna al goal sfruttando con un abile colpo di testa un perfetto cross di Zerbin.
Gli ospiti non si arrendono e accorciano le distanze con un bel sinistro di Mandragora, ma nonostante gli sforzi, non riescono a creare presupposti concreti per pervenire al risultato di parità.
Rivedibile la direzione di gara di Marchetti.
A due giornate dal termine forse soltanto il Verona può dirsi salvo, mentre al Parma manca ancora almeno un punto per essere quasi certo della permanenza nella massima serie.
Foto: Giuliano Marchisciano
Consulta il tabellino completo su numeridelcalcio.com
