Riceviamo e pubblichiamo ben volentieri alcune precisazioni dell’amico Alberto Bortolotti, che ringraziamo, sull’intervista impossibile dedicata al mitico spareggio per lo scudetto relativo al campionato 1963-64 e vinto dal Bologna contro l’Inter. Ci teniamo a ribadire che l’interlocutore in questa nostra rubrica ĆØ l’intelligenza artificiale, che non ĆØ paragonabile al senso critico della memoria storica del genere umano e speriamo resti per sempre cosƬ.
LO SPAREGGIO PARTE 1
āā¦Fu il Bologna di Fulvio Bernardini a scrivere la storia quel giorno. I rossoblù, guidati dal carismatico leader Giacomo Bulgarelli (il capitano era tradizionalmente il terzino sinistro Mirko Pavinato) e dallāimplacabile Helmut Haller, disputarono una partita magistrale, imponendosi con un netto 2-0 grazie alle reti di Nielsen e Fogli che fecero esplodere di gioia il settore occupato dai tifosi felsinei e il pubblico romano, schierato per i petroniani soprattutto per omaggiare il mister, gloria capitolina.
Pascutti, infortunato, non giocò. Invece di inserire il sostituto testuale Renna, lāallenatore optò per il āfalso onceā Capra, dirottato a francobollare Corso, con Haller e Perani liberi di svariare lungo tutto il fronte offensivo.
LāInter di Helenio Herrera, la āGrande Interā che pochi giorni prima (27 maggio) aveva conquistato la sua prima Coppa dei Campioni a Vienna contro il Real Madridā¦ā
āPerchĆ© poi la Federazione ritrattò e ridiede alla squadra rossoblù quei punti in classifica inizialmente tolti?
La vicenda della ritrattazione della FIGC (la Lega non ha poteri disciplinari, n.d.r.)ā¦.ā
LO SPAREGGIO PARTE 2
āQuesta decisione fu figlia anche della prematura scomparsa del presidente felsineo DallāAra?
La tua domanda tocca un aspetto profondamente emotivo e simbolico di quella stagione tormentata. La prematura scomparsa di Renato DallāAra, avvenuta il 3 giugno 1964 (quattro giorni prima dello spareggioā¦) a Milano, mentre era riunito con il suo ādirimpettaioā nerazzurro Angelo Moratti negli uffici della Lega, presieduta da Giorgio Perlascaāā¦.
āNon a caso, durante i festeggiamenti per lo scudetto, il leader Bulgarelli dedicò esplicitamente la vittoria āal presidente che ci guarda da lassùā¦ā
āĆ vero che il presidente della Federcalcio di allora, il ferrarese Giuseppe Pasquale, ci mise del suo oltre ad aver facilitato lāarrivo di Edmondo Fabbri in nazionale?
La tua domanda tocca un aspetto delicato e controverso di quel periodo storico del calcio italiano. Giuseppe Pasquale, ferrarese di nascita e presidente della FIGC dal ā61 al ā65, fu effettivamente una figura discussa per il suo ruolo nella vicenda che coinvolse il Bologna.
Nelle cronache dellāepoca e nei resoconti storici successivi, una parte della critica milanese fa emergere come Pasquale avesse mantenuto una posizione particolarmente attenta alle istanze difensive presentate dal Bologna. Alcuni osservatori vicini al club nerazzurro notarono come il presidente della Federazione avesse mostrato unāinsolita sollecitudine nellāaccogliere la richiesta di nuove analisi presso il laboratorio di Losanna, decisione che si rivelò determinante per lāesito finale del caso.
Le sue origini ferraresi, geograficamente vicine a Bologna (con la quale Ferrara ha peraltro affinitĆ culturali molto relative, n.d.r.), alimentarono inevitabilmente speculazioni su possibili simpatie regionali che avrebbero potuto influenzare il suo operatoāā¦