Pareggio con reti all’Olimpico tra due squadre che lasciano una buona impressione.
La Roma interrompe a sette la striscia di vittorie consecutive, ma grande merito è della Juve, che gioca un buon primo tempo, chiuso in vantaggio grazie a un bel tiro dalla distanza di Locatelli e, dopo aver subito il pareggio ad inizio ripresa di Shomurodov, entrato al posto di Hummels, non si disunisce (come troppo spesso è avvenuto nel recente passato) e cerca fino all’ultimo il colpaccio.
La sconfitta interna dell’Atalanta con la Lazio e la difficile gara casalinga del Bologna di domani sera, impegnato contro il Napoli, lanciato nella volata scudetto, ha reso gradevole la sfida tra due squadre che non si sono risparmiate, nonostante le pesanti assenze (oltre ai lungodegenti bianconeri, cui si è aggiunto Gatti, importante quella di Saelemaekers, squalificato, per quanto riguarda i padroni di casa).
Da rimarcare le prove di Shomurodov e del lottatore Dovbyk da una parte e, oltre a Locatelli, del terzetto difensivo della Juve (in particolare si è distinto Kalulu, tempestivo nelle chiusure e provvidenziale in un paio di occasioni), oltre che di Nico Gonzalez, restituito finalmente alla sua posizione naturale (che ha impegnato in un prodigioso intervento Svilar, quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0). Ancora impalpabile Koopmeiners, entrato a metà ripresa, che deve recuperare, come ammesso dallo stesso Tudor, la sua migliore condizione, sia dal punto di vista atletico, che mentale.
Ineccepibile la direzione di gara di Colombo, bellissima la cornice di pubblico (quasi 65.000 gli spettatori), con la curva sud che ha dedicato un bellissimo striscione a Suor Paola (tifosissima laziale), recentemente scomparsa.
Nel prossimo turno il derby capitolino rappresenterà uno snodo importante per la corsa Champions
Foto: Giuliano Marchisciano
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