The Day After. La Juventus prova a leccarsi le ferite dopo il 3-0 con la Fiorentina di ieri e quello casalingo con l’Atalanta (0-4) di otto giorni fa.
Oggi c’è stato un lungo confronto tra Thiago Motta e la dirigenza bianconera, rappresentata da Cristiano Giuntoli e dall’AD Maurizio Scanavino. A Motta è stato ribadito il concetto espicato ieri sera nel dopo gara da Giuntoli. Fiducia nei suoi confronti ed in quelli del progetto tecnico, ma allo stesso tempo, è stata chiesta subito a partire dalla gara casalinga con il Genoa, una svolta immediata.
Il timore della dirigenza, a 9 giornate dalla fine è quello di perdere il quarto posto, unico obiettivo da un lato per il prestigio della squadra e per i conti societari.
Il centro del dibattito, è stato l’improvvisa perdita di equilibrio difensivo, a prescindere dagli infortuni di lungo corso di Bremer e Cabal. Per gli amanti delle statistiche, la Juve ha incassato ben 7 gol in due gare. Una squadra demotivata e svogliata, incacapace di reagire. Una situazione che vede giocatori e tecnico responsabili della situazione. In particolare, i due dirigenti, hanno chiesto al tecnico di lavorare sul gruppo e sulla testa, durante la sosta per le Nazionali
Il messaggio è chiaro e Thiago Motta lo sa: «Attento, non si può più sbagliare». Come dice il proverbio: «Uomo avvisato, mezzo salvato».
Foto Giuliano Marchisciano
