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martedì, Settembre 30, 2025
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HomePRIMO PIANOLa Juve crolla miseramente. In tre per il titolo

La Juve crolla miseramente. In tre per il titolo

Una giornata, la ventottesima, che ha veramente dell’incredibile. Non perché sia successo uno sconvolgimento in classifica dove tutto è rimasto immutato, ma per come le partite hanno regalato emozioni forti.

Il trio di testa – Inter, Napoli e Atalanta – ha compiuto la propria missione, ma ognuna di esse ha regalato emozioni diverse, al limite dell’infarto.

Ad iniziare le danze la capolista Inter che in casa affrontava il fanalino di coda Monza. Ebbene, ad un minuto dalla fine del primo tempo era incredibilmente sotto due reti a zero. Cosa da non crederci, ma proprio al minuto finale il sempre contestato Arnautovic gridava speranza alla tifoseria nerazzurra che, per il gioco espresso e per il risultato, sembrava più quella di Brancaleone che del generale Patton. La ripresa era tutta un’altra cosa anche se, per avere la meglio sui brianzoli, ha dovuto aspettare una palla che, nonostante il miracolo di Turati, portiere monzese, varca la linea di non più di un paio di centimetri, il tutto grazie alla tecnologia (ah, chissà quanto avrà imprecato Muntari!).

Adesso al Napoli il compito di rispondere al successo interista, affrontando una Fiorentina reduce dalle fresche fatiche greche. Sembrava tutto semplice grazie al doppio vantaggio ma, nel finale, i viola prima accorciavano con Gudmundsson per poi sfiorare il pari al minuto 96 con Ndour, capace di mandare alle stelle una favorevolissima opportunità.

Ma è toccato ad una superba Atalanta il vero boom di tutta la giornata capace di annichilire, sul campo avversario, niente popò di meno che la Juventus: risultato finale 0 a 4. Avete letto bene, la Juventus perdeva in casa dopo ben 57 anni, beccandosi un così simile passivo (ultima volta 22 ottobre 1967, Juventus-Torino 0-4). Crediamo che adesso la misura sia veramente colma in casa bianconera; passi per l’eliminazione in Champions con il PSV, e va bene quella con le riserve dell’Empoli in Coppa Italia, ma prendere una batosta così, specie dopo le riemerse mire scudetto, no, non è più tollerabile. L’Atalanta invece ha fatto la partita perfetta ed avrebbe potuto segnare un paio di reti in più. Domenica sfida scudetto in casa con l’Inter e l’aggancio sembra impresa più che possibile.

Altra partita dai risvolti rocamboleschi LecceMilan. Alla fine del primo tempo, rossoneri sotto di due reti e Conceição già fuori da Milanello. Ed invece, come i cugini dell’Inter, ripresa veemente e risultato ribaltato grazie alla doppietta di Pulisic. Milan che torna a respirare e Conceição che a sua volta rimette piede a Milanello. Per il Lecce, che da sempre è l’ospedale da campo del Milan, dal prossimo turno urge prendere punti salvezza.

Il Bologna continua la sua corsa verso l’Europa, con speranze per quella che conta di più, grazie al suo successo per 2 a 1 in casa del Verona. Successo meritato più di quanto possa far supporre il risultato.

Anche la Roma continua la sua corsa verso un posto al sole grazie al suo quinto successo consecutivo alle spese del sempre più inguaiato Empoli. Vittoria per merito di un ritrovato Soulé.

Spettacolare 2 a 2 tra Parma e Torino e punto che crediamo possa andar bene ad entrambe, che serve a puntellare le loro rispettive posizioni di classifica.

Anche se raggiunto proprio all’ultimo secondo e su un rigore molto contestato, il pareggio del Venezia sul campo del Como sembra meritato e pone i lagunari nella condizione di potersi giocare le sue chance salvezza.

Pari per 1 a 1 tra Cagliari e Genoa che rispecchia perfettamente l’andamento estremamente privo di azioni interessanti. Come si dice: un punto per uno…

A far rendere meno amaro il bubbone alla Juventus ci pensava la Lazio che mancava il sorpasso non riuscendo a battere, 1 a 1 il finale, in casa una ottima Udinese. Possiamo di certo dire che i friulani hanno di certo meritato il punto che conferma il loro ottimo periodo di forma, mentre i romani accorciano soltanto la distanza dal quarto posto lasciando tutto immutato.

Alla prossima.​​​​​​​​​​​​​​​​

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