Clamoroso al Franchi? Chi avesse solo immaginato un risultato del genere solo un mese fa, sarebbe stato preso per un visionario. Ma nel calcio non è importante chi incontri, ma quando lo incontri, contano lo stato di forma e l’approccio mentale delle due contendenti al momento del match.
La Fiorentina (reduce da due vittorie consecutive, ma con un atteggiamento rinunciatario nelle seconde frazioni di gioco) travolge i nerazzurri nel recupero della quattordicesima giornata, ben al di là del rotondo punteggio. L’Inter ha mantenuto per larghi tratti il possesso palla nel primo tempo, ma a parte il goal di Carlos Augusto, giustamente annullato dal VAR per fuorigioco, non ha creato pericoli all’estremo difensore viola. Anzi, sono stati proprio i padroni di casa a sfiorare il vantaggio con due nitide occasioni (Kean e Dodò), ma il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0.
La logica farebbe pensare ad un successo dell’Inter nella ripresa: tante, troppe volte i viola sono calati nel secondo tempo, mentre i nerazzurri sono una squadra abituata a soffrire e a colpire al momento giusto. Ma stasera il copione viene totalmente stravolto e gli ospiti incassano tre goal (Ranieri e doppietta dello scatenato Kean), oltretutto di splendida fattura.
Ma è il divario fisico ad impressionare: i padroni di casa corrono su tutti i palloni e danno l’impressione di una ritrovata freschezza, l’Inter appare rassegnata, non mostra alcun sussulto, non un cenno di reazione e forse risente ancora delle fatiche (non solo fisiche, ma anche mentali) del derby.
La partita, ben diretta da Doveri, termina tra il tripudio del Franchi. Per uno strano scherzo del calendario, le due squadre si ritroveranno tra quattro giorni, questa volta al Meazza.
L’Inter dovrà rapidamente riprendersi dallo shock di stasera e affrontare la prossima partita con i viola con ben altro spirito, perché, in caso contrario, rischia di staccarsi pericolosamente dalla capolista Napoli (che al momento vanta un +3 sui nerazzurri).
Foto: Giuliano Marchisciano