Doveva essere un turno interlocutorio, unico infrasettimanale, con al centro dell’attenzione il solo Milan-Napoli. Tuttavia, il match si presentava già compromesso per i rossoneri, vista l’elevata lista di assenze tra squalificati, infortunati e alcuni giocatori relegati “dietro la lavagna.” Alla fine, il Napoli ha portato a casa il bottino grazie a una condotta di gara tipica delle squadre di Conte: sagacia tattica, pragmatismo, forza fisica e, soprattutto, due campioni come Lukaku e Kvara, capaci di concretizzare le occasioni. Il Milan, al netto delle assenze, deve riscoprire la voglia di vincere, quella stessa determinazione mostrata nel derby.
Pronta a rispondere all’allungo dei partenopei, l’Inter ha trovato la svolta grazie alla follia del giocatore dell’Empoli, Goglichidze, autore di un fallaccio tanto inutile quanto ai limiti della criminalità (in ambito calcistico), avvenuto alla mezz’ora del primo tempo. Da lì in poi, tutto è stato facile per i nerazzurri, con la doppietta di Frattesi e la rete di Lautaro, che ha così raggiunto il titolo di miglior marcatore straniero nella storia dell’Inter.
Lo scossone negativo della giornata lo ha dato la Juventus, reduce dal “miracolo a Milano” favorito anche dalla scarsa vena realizzativa degli avversari. Questa volta, però, nessun miracolo contro un bel Parma. Il 2-2 finale, raggiunto grazie a due recuperi, evidenzia problemi che in casa bianconera sembrano evidenti: in una sola settimana, si sono ritrovati in zona Conference. Thiago Motta avrà molto lavoro da fare per rimettere in ordine la squadra. Bravo e spregiudicato, invece, il Parma di Pecchia.
A scavalcare la Juventus in classifica ci hanno pensato Atalanta, Lazio e Fiorentina. La Dea sembra aver trovato il ritmo dopo le difficoltà iniziali, anche se contro il Monza, che ha venduto cara la pelle, non è stato affatto facile. Per gli orobici, il test della verità sarà domenica a pranzo a Napoli.
La Lazio continua la sua marcia, interrotta solo dallo sfortunato match di Torino contro la Juve, dove l’inferiorità numerica ha fatto la differenza. Questa volta, la vittima è stata il Como, spazzato via in riva al lago con un 5-1 che manda un chiaro segnale alle squadre di vertice.
Per la Fiorentina, la vittoria è la sesta consecutiva, contando anche la Conference, e lancia definitivamente i viola in classifica, affossando ulteriormente il Genoa e il mister Gilardino.
Una vittoria che concede respiro al Bologna, mentre soffoca ulteriormente il Cagliari.
Meritata anche la vittoria della Roma contro un Torino apparso troppo remissivo e chiaramente in fase involutiva. Juric ringrazia così l’uomo chiave della sua squadra, Paulo Dybala, e salva temporaneamente la sua panchina.
Il derby del Nord-Est va al Venezia, autore di una rimonta clamorosa contro l’Udinese: da 0-2 a 3-2, complice anche l’inferiorità numerica prematura dei friulani.
Chiudiamo con la vittoria del Lecce sul Verona, un successo che premia l’intraprendenza e, perché no, il bel gioco della squadra pugliese.
Alla prossima!