Una giornata questa penultima di campionato dalle mille e più emozioni. Per la verità quasi nulla è stato deciso se non la salvezza matematica per il Cagliari e l’esclusione dall’Europa per il Milan. Entrambi eventi di secondo piano ma non del tutto irrilevanti poiché la salvezza anticipata del Cagliari potrebbe essere decisiva per l’assegnazione dello scudetto a favore del Napoli.
I partenopei affrontavano la difficile trasferta di Parma e come pronosticato alla vigilia si è trattato veramente di una gara davvero dura. Aver portato a casa un prezioso punticino alla fine risulterà fondamentale anche se fino al minuto 88 della contemporanea partita di Milano sembrava avere i contorni del psicodramma. Tre legni colpiti e un rigore prima concesso e poi annullato dal richiamo del VAR non sono stati sufficienti a debellare la resistenza del Parma. Ma, ironia della sorte un rigore prima non dato e poi concesso grazie al richiamo del VAR, questo a Milano in Inter–Lazio e realizzato da Pedro metteva le cose a posto in casa Napoli. A Milano nel frattempo dopo il pareggio della Lazio con doppietta di Pedro, il migliore in campo per i romani ma anche per i napoletani, l’Inter falliva clamorosamente il 3 a 2 con Arnautovic che si rifaceva proprio allo scadere ma in fuorigioco. Insomma due partite incredibili quelle che dovevano decidere lo scudetto con, tra l’altro, l’espulsione di tutti e quattro gli allenatori.
Adesso lo scudetto si deciderà venerdì, se come sembra, l’ultima giornata verrà anticipata. La matematica dice 66,6% di probabilità al Napoli, il 22,2 all’Inter e 11,2 spareggio. Noi pensiamo che le possibilità per il Napoli siano ancora maggiori dovendo affrontare in casa il già salvo Cagliari, mentre l’Inter farà visita alla vera sorpresa del campionato il Como. Staremo a vedere.
Per la zona Champions passo fondamentale compiuto dalla Juventus che con il classico risultato di 2 a 0 regolava una pur tenace Udinese. Adesso bisogna tenere al massimo la concentrazione perché nell’ultimo turno andrà a far visita a un quasi spacciato Venezia.
Staccata di un punto dalla Signora ecco la Roma di Ranieri, a proposito grande abbraccio del popolo giallorosso al suo mister presumibilmente all’ultima apparizione sulla panchina dell’Olimpico. Vittima predestinata il Milan che conclude così una delle settimane più tristi della sua storia con la perdita della Coppa Italia, la retrocessione in serie D della seconda squadra il Milan Futuro e questa sconfitta per 3 a 1 che la esclude da qualsiasi discorso europeo. Nota da rimarcare l’espulsione di Gimenez a metà primo tempo per una gomitata rifilata all’avversario, il tutto quasi una replica della gomitata di Beukema a Gabbia in finale di Coppa Italia ma non sanzionata.
Del pareggio della Lazio che però rischia di servire più al Napoli che agli stessi laziali, abbiamo già detto tutto, resta da dire della vittoria della Fiorentina sul Bologna che permette agli uomini di Palladino di agganciare i rossoblu e scavalcare il Milan ricacciandolo al nono posto. A questo punto qualche speranziella per la Conference.
Passiamo alla zona retrocessione dove come detto la vittoria del Cagliari sul Venezia regala ai sardi la salvezza matematica ma mette i lagunari in una posizione di classifica disperata. Si giocheranno le minuscole speranze all’ultimo turno ma sperando nelle contemporanee sconfitte di Empoli e Lecce e cosa ancor più complessa di battere la Juventus.
L’Empoli ha rispettato il pronostico andando a vincere in rimonta sul campo del già retrocesso Monza.
Il Lecce ha dovuto faticare per battere di misura un Torino in caduta libera. Ma la sua posizione rimane comunque abbastanza critica dovendo far visita alla Lazio nell’ultima giornata.
Il Verona è riuscito ad ottenere quel punticino che gli necessitava strappando in rimonta il pareggio al volitivo Como. La salvezza non è matematica ma appare a un tiro di schioppo.
Un cenno anche alla sola partita giocata sabato che ha visto la vittoria dell’Atalanta sul campo del Genoa con rete della vittoria di Retegui contestata dai liguri per mancanza di Fair Play. A sgomberare ogni dubbio ci ha pensato Vieira, allenatore del Genoa, con la sua affermazione: “Io da giocatore non mi sarei mai fermato” e noi non possiamo che dargli ragione.
Alla prossima (l’ultima)!